La commissione di Vigilanza Rai a Palazzo San Macuto (Foto Ansa)

Fumata bianca alla Vigilanza Rai: presidenza ai 5 stelle?

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Che sia stato un parto travagliato è dire poco visto che ci sono voluti sei mesi dalla nascita del governo Meloni per indicare i 42 parlamentari – 21 della Camera e 21 del Senato – che formeranno la Commissione bicamerale di Vigilanza per la rai. Nella composizione dei gruppi Fratelli d’Italia – è la pattuglia più folta – schiera 12 componenti, 7 il Partito democratico, 6 la Lega, 5 i 5 Stelle, 4 Forza italia, 2 Azione/italia Viva, 2 Alleanza Verdi e Sinistra mentre uno a testa tocca a Noi moderati, Gruppo misto, Per le autonomie e Cdi-Nm.

La partita sulla Vigilanza si è sbloccata perché si è trovato l’accordo tra i partiti sul Presidente che deve essere eletto a scrutinio segreto col voto dei due terzi dei componenti e si rende quindi necessaria un’intesa tra maggioranza ed opposizione.

Tutti gli occhi sono puntati su martedi 21 marzo in cui è fissata la prima convocazione della Commissione per votare il Presidente.

A quanto pare si dà per certo, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, che la Presidenza della Vigilanza toccherà al Movimento Cinque stelle. In pool position ci sarebbe Riccardo Ricciardi, attuale vicepresidente vicinissimo a Giuseppe Conte. Non si escludono però sorprese visto che si parla, in seconda battuta, di Barbara Floridia, l’ex sottosegretaria all’Istruzione attuale capogruppo dei Senatori 5 stelle.

Se venisse votata alla Vigilanza Floridia dovrebbe rinunciare all’incarico in senato. Così che si fa strada anche il nome di Chiara Appendino,l’ex sindaco di Torino, che però non è presente in Vigilanza. In questo gioco dell’oca si torna così alla casella iniziale di Ricciardi dato che sembra del tutto tramontata l’ipotesi di Matteo Renzi con i voti dei meloniani di portare alla presidenza della Vigilanza la pupilla Maria Elena boschi. Non a caso della Boschi si dice che corra per la presidenza della commissione sul Covid che potrà darle grande visibilità.

L’accordo della maggioranza con i 5 Stelle potrebbe preludere a un clima di non belligeranza da parte del movimento pentastellato all’interno della Rai in vista del ‘dopo Fuortes’ che starebbe per aprirsi dopo la presentazione del bilancio della Rai il 20 aprile.