Secondo il ministro è “auspicabile” un intervento dell’Agcom e dell’Agcm
“E’ una vicenda molto rilevante e paradigmatica di un rapporto tra i nostri contenuti culturali e l’atteggiamento spesso arrogante e prevaricante di grandi imprese transnazionali, e non parlo in questo caso solo di Meta o dei social”. Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è intervenuto sulla rottura dell’accordo tra Meta e Siae per la licenza dei brani musicali italiani.
In difesa di Siae
Rispondendo al question time alla Camera a una domanda della deputata di Forza Italia Rita Dalla Chiesa sulle iniziative che il governo intende intraprendere a questo proposito, Sangiuliano ha detto: “Nelle ore immediatamente successive al palesarsi di questa vicenda, ho espresso la necessità e la volontà di schierarci a difesa delle opere di ingegno degli autori italiani, che sono beni immateriali che appartengono al nostro valore culturale, da preservare e tutelare”.
“Il mancato accordo con Meta, ha continuato – sintetizza Ansa – si inserisce in un contesto normativo saldo e vigoroso per il governo italiano, che sin dai primi mesi dall’insediamento ha inteso indirizzare l’attività legislativa verso la tutela e la salvaguardia dell’interesse nazionale nel settore culturale, nella ferma convinzione che la cultura italiana nel mondo in tutte le sue forme rappresenti un elemento di valore inestimabile per la percezione e fruizione del patrimonio nazionale”.
Le azioni del Governo
“Sono diversi i provvedimenti già all’esame del Parlamento volti a rafforzare ed adeguare la normativa interna ai repentini mutamenti delle aree tecnologiche del comparto audiovisivo”, ha detto ancora.
“La norma rilevante pone in carica ai soggetti a cui sono state trasferite le licenze l’obbligo di fornire informazioni aggiornate sull’uso delle opere”.
“Questo ministero è perfettamente consapevole del valore delle opere che Siae concede in licenza e favorirà la ripresa delle trattative, anche nella consapevolezza che devono essere colte le specificità dei prestatori di servizi online”.
“Il principio cardine che dovrà guidare le prossime iniziative è già presente nel nostro ordinamento e prevede che gli organismi di gestione collettiva conducano in buona fede la negoziazione sulla concessione delle licenze dei diritti scambiandosi informazioni”.
Sangiuliano ha concluso, sottolineando che è auspicabile, nel rispetto della loro indipendenza, un intervento dell’Agcom e dell’Agcm.