Inaugurazione per il Salone del Mobile di Milano. Tante le istituzioni presenti che hanno voluto celebrare la manifestazione, tornata dopo gli anni di pandemia alla sua tradizionale collocazione primaverile.
Duemila gli espositori da 37 Paesi, con oltre 550 giovani talenti under 35 da 31 Paesi e 28 scuole di design da 18 nazioni differenti, presenti anche per il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, SaloneSatellite.
Meloni: non potevo mancare
Al Salone del Mobile “non potevo mancare, sono stata qua a tante edizioni e non potevo mancare alla mia prima edizione da presidente del consiglio”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando alla 61ma alla fiera di Milano Rho. “Non è solo una vetrina straordinaria della eccellenza italiana di fronte al mondo ma una fiera che racchiude molte delle questioni strategiche su cui il governo lavora”, ha aggiunto.
“Ovviamente la difesa del sistema imprenditoriale italiano e la difesa del marchio che noi abbiamo messo a centro delle nostre principali direttive strategiche e che ha la presenza di tante aziende che contano su elevati tassi di manifattura. Siamo in un mondo nel quale all’aumento della produzione corrisponde un aumento della occupazione. Noi dobbiamo incentivare l’aumento dell’occupazione in rapporto al fatturato”.
“Stiamo lavorando con i ministeri per disegnare una cornice che renda il settore del legno indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica. Vogliamo puntare a una filiera del legno-arredo 100% made in Italy”, ha aggiunto anche.

Porro: super prevendite
“Abbiamo delle buone notizie: siamo al +33% come prevendita dei biglietti”. Lo ha detto la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, a margine dell’inaugurazione della 61esima edizione della manifestazione.
“Interessante – ha sottolineato Porro – la composizione dei Paesi: l’Italia è naturalmente primo Paese, ma poi seguono a ruota Germania e Cina, quindi confermo il ritorno degli operatori cinesi, e poi Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Usa e ancora Paesi Bassi e Regno Unito”. “Abbiamo davvero messo in fila le parole Salone del Mobile, aprile e Milano. Finalmente il mondo torna a Milano oggi per il Salone del Mobile”, ha concluso la presidente.
Santanché: bella giornata per l’Italia’
“Credo che oggi per l’Italia sia veramente una bella giornata ed è per questo che ci tenevamo ad esserci”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanché, arrivando al Salone del Mobile di Milano. “Un’edizione importantissima, dopo la tragedia del covid. Quest’anno è veramente il Salone della ripartenza”, ha detto ancora, riferendo di aver “parlato con il presidente che dice che ci sono tantissimi buyer internazionali, c’è il ritorno anche dei cinesi, visto che la Cina ha riaperto. Noi qua abbiamo veramente l’eccellenza italiana del Made in Italy”.
Fontana: ritorno alla gioia
“Sono molto orgoglioso di essere presente in questo ritorno alla consuetudine del Salone del Mobile di prima” della pandemia. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “È un ritorno alla gioia di vedere rappresentata qui una parte importantissima della nostra realtà economica, che riesce a fondere le attività di artigianato, innovazione, che riesce a essere un punto di riferimento in tutto il mondo”, ha detto Fontana, certo che “il successo è e sarà sicuramente importantissimo. Tutta la città si sta muovendo, i visitatori sono e saranno molto”. A chi gli chiedeva se il liceo del Made in Italy potrebbe aiutare il comparto, Fontana ha risposto: “Sicuramente. Creare sempre più competenze credo che sia una cosa fondamentale”.

Feltrin (FederlegnoArredo): bandiera del Made in Italy nel mondo
“Sperimentale, innovativa e al tempo stesso tradizionale. È così che la 61esima edizione del Salone del Mobile si presenta oggi al pubblico, agli stakeholder e alle istituzioni confermando ancora una volta tutta la sua forza e la sua leadership, quale fiera di settore più importante al mondo”. Lo afferma Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, a poche ore del taglio del nastro della 61esima edizione.
Quella in scena nei padiglioni di Rho Fiera, sottolinea Feltrin, “mi piace immaginarla come una sorta di prova generale che ha in Euroluce la sua massima rappresentazione e che prosegue il cammino di cambiamento ed evoluzione avviato con il Supersalone. Dove ci porterà tutto questo? È ancora presto per dirlo, ma ammetto di pensare che il copione di Euroluce, potrebbe essere il canovaccio su cui disegnare, insieme ad associati ed espositori, il possibile Salone del futuro”.
Le aziende del settore, evidenzia ancora Feltrin “e i dati consuntivi lo confermano, hanno dimostrato versatilità, resilienza, capacità di reazione e voglia di reinventarsi, proprio come il Salone. I risultati del 2022 vedono la filiera del legno-arredo registrare un +12,6% con un fatturato di 56,6 miliardi, un export in crescita del 13,3% e le vendite Italia a +12,3%”. “Siamo consapevoli – prosegue – che il 2023 non potrà proseguire con i risultati a doppia cifra dell’ultimo biennio, ma pensiamo che potrebbe essere l’anno della normalizzazione, quello in cui finalmente i costi delle materie prime e dell’energia sembrano aver imboccato la strada della convinta diminuzione, pronosticando il ritorno ai livelli pre-covid e in cui sia la produzione a crescere davvero e non solo i fatturati”.Per farlo, osserva il presidente di FederlegnoArredo, “sarà indispensabile che le aziende continuino a investire in sostenibilità e formazione e guardare con attenzione a quei Paesi in cui il design made in Italy sta guadagnando posizioni: India ed Emirati Arabi in primis. Il Salone del Mobile è l’occasione migliore per incontrare e presentarsi a nuovi e vecchi interlocutori. Del resto, la nostra fiera è nata proprio per questo e da ben 61 edizioni conferma la sua unicità e forza come moltiplicatore ineguagliabile di contatti e visibilità”.
La presenza oggi del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni “è per noi motivo di orgoglio e la testimonianza tangibile di quanto il Salone del Mobile e la filiera del legno-arredo siano strategici per l’economia del Paese e per il suo export – chiosa Feltrin -. Rappresentiamo una delle eccellenze del Made in Italy che ha fatto sua la bandiera della sostenibilità quando ancora era argomento di nicchia. È nostro compito valorizzarla al meglio soprattutto sui mercati esteri, tradizionali ed emergenti”
Quindi conclude: “Essere sempre più internazionali e dunque, più competitivi, è un obiettivo strategico che, come Federazione, condividiamo con la politica e le istituzioni: insieme dobbiamo sostenere un settore fatto da piccole, medie e grandi imprese, che ogni giorno pensano e realizzano prodotti dallo stile inconfondibile, che ‘parlano’ italiano nel mondo”.
Fonte Adnkronos