Via libera all’accordo con Fondazione Fiera Milano. L’intesa sottolinea Viale Mazzini “getta le basi per la riqualificazione della presenza Rai” nel capoluogo lombardo.
Approvazione anche per il bilancio
Giornata di riunione per il Cda Rai. Tra i punti principali sul tavolo del board, al lavoro dalle 10 di questa mattina, il bilancio di Viale Mazzini, compresi probabilmente anche i conti di qualche consociata, e il Piano immobiliare tra Rai e la Fondazione Fiera di Milano per la rilocalizzazione del Centro di Produzione Rai
Ok all’accordo con Fondazione Fiera Milano
Su quest’ultimo punto è arrivato il via libera unanime da parte del board. L’accordo, come spiega Viale Mazzini in una nota, “getta le basi” per la riqualificazione della presenza Rai su Milano “con un centro di produzione innovativo e tecnologicamente avanzato”, e si presenta come “un punto nodale” del piano immobiliare che il servizio pubblico vuole realizzare nell’arco di 10 anni “per ammodernare e razionalizzare le proprie infrastrutture”.
Nel dettaglio, l’intesa “prevede la sottoscrizione di un ‘term sheet’ che definisce un percorso condiviso tra i due soggetti istituzionali finalizzato alla locazione di un immobile che Fondazione Fiera Milano realizzerà nel nuovo “Campus Gattamelata” destinato a sorgere a margine del complesso FieraMilanoCity e del Centro Congressi MiCo”.
Attraverso la dismissione di immobili di proprietà Rai nell’area milanese, si spiega ancora, l’operazione garantirà i fondi necessari per la realizzazione dell’intero Piano Immobiliare con investimenti nelle sedi di Roma, Napoli e Torino nonché la riqualificazione delle altre sedi regionali”.
I nuovi spazi per il 2028
La conclusione dell’accordo rientra nel piano immobiliare della Rai approvato dal consiglio nel luglio 2022 che prevede “la conferma dell’attuale assetto produttivo e organizzativo in tutte le sedi italiane con la conferma delle risorse umane e tecnologiche nei diversi poli produttivi del paese”.
Il campus comprenderà diversi edifici, “uno dei quali avrà dimensioni e caratteristiche tali da poter ospitare il Centro Rai”. “Gli altri edifici saranno destinati a centri di formazione con annesse infrastrutture ricettive”.
L’intero complesso integrerà soluzioni architettoniche e funzionali volte al contenimento energetico ed alla sostenibilità ambientale”.
Il trasferimento nella nuova sede avverrà nel 2028 a “seguito dei lavori che la Rai effettuerà nella nuova localizzazione per trasformare l’immobile in un centro di produzione radio-televisiva”.
De Biasio assente
Alla votazione, precisa infine la nota, “come avvenuto in precedenza su analoghe questioni”, non ha partecipato il consigliere Igor De Biasio.
Ok al bilancio: risultato in pareggio
Approvazione unanime anche al progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 illustrato dall’ad Carlo Fuortes. Il bilancio, informa una seconda nota di Viale Mazzini, evidenzia un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria netta che, pur risultando negativa per quasi 580 milioni di euro, è comunque attestata su livelli di sostenibilità.
“L’esercizio è stato caratterizzato da un quadro macroeconomico fortemente instabile e negativo, il conflitto russo-ucraino ha comportato l’aumento dei costi energetici accompagnato da un fenomeno inflattivo con effetto sui costi della società, si legge nella nota.
La situazione dell’economia del Paese ha limitato gli investimenti in pubblicità; inoltre per la Rai ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2022 l’ulteriore vincolo di affollamento pubblicitario. In tale sfavorevole contesto la società ha saputo reagire con l’incremento di ricavi commerciali – fra i quali merita citare i maggiori ricavi connessi alla ritrasmissione su piattaforme di terzi dei canali Rai e dell’app RaiPlay – e azioni di efficientamento e razionalizzazione organizzativa che hanno permesso di continuare a investire per rafforzare il prodotto e a sostenere l’onere per i grandi eventi sportivi dell’anno (Campionato Mondiale di calcio e Olimpiadi invernali)”.
“Nel 2022 il Gruppo Rai si conferma al primo posto nel mercato televisivo con il 36,7% di share sull’intera giornata e il 37,9% sul prime time, con una chiusura di anno in crescita grazie anche alla programmazione dei Mondiali di Calcio in Qatar. Rai1 conserva la leadership sia nelle 24 ore (18,2%) sia in prima serata (20,5%) e la Rai svetta nelle classifiche dei programmi per generi, monopolizzando quella per la fiction. L’offerta specializzata si colloca tra le prime posizioni, registrando il 6,6% di share sull’intera giornata”.
Digitale
“Per quanto riguarda l’offerta digital, il Gruppo Rai ha ottenuto, nell’esercizio 2022, risultati di crescita superiori alle medie di mercato, con un incremento, anno su anno, del +40% sul tempo speso e del +22% sulle visualizzazioni. Di notevole rilievo l’incremento del portale di informazione RaiNews.it, il cui traffico è cresciuto del 216% rispetto al 2021, raggiungendo la media mensile di circa 7 milioni di utenti unici. Significativamente positivi, nel 2022, i dati di RaiPlay, con una media di utenti unici al mese di quasi 10 milioni. In termini di generi fruiti, la fiction risulta essere quello più seguito con il 46% del totale di visualizzazioni on demand, a conferma della qualità del prodotto Rai”.
“Ottimi anche i risultati del traffico generato sui social network. La Rai ha infatti raggiunto nel 2022 i 276 milioni di interazioni, con una quota del 19,8% del totale delle interazioni generate. Per quanto riguarda gli ascolti tv su dispositivi digitali (sia tramite browser sia app), la quota della Rai del TTS (Total Time Spent) è stata del 35,5%, superando nel complesso i concorrenti. In tale contesto, per quanto riguarda la fruizione in modalità lineare, Rai1 risulta in testa alla graduatoria con oltre 65 milioni di ore fruite, mentre nella modalità on demand Rai si conferma leader con 320 milioni di ore, pari al 43% del totale”.
Radio
“Nel settore della radio, conclude Rai, la quota di mercato del Gruppo Rai nel 2022 è stata pari al 10,7%. Le previsioni per l’esercizio 2023 – che si prevede caratterizzato da un contesto esterno altamente incerto – fanno prefigurare un risultato a livello di Gruppo in sostanziale equilibrio, con una posizione finanziaria del Gruppo che pur permanendo negativa mantiene livelli di sostenibilità”.
M5S: occasione di rilancio su territori
“La rilocalizzazione del Centro di Produzione Rai di Milano deve essere un’occasione non solo per la riqualificazione della presenza Rai su Milano, ma anche per la realizzazione di un piano complessivo razionale ed equilibrato su tutto il territorio nazionale”, hanno commentato gli esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione di Vigilanza Rai.
“Siamo fermamente convinti che l’azienda debba impegnarsi a tutelare e valorizzare gli altri centri di produzione a Roma, Torino e Napoli. Respingiamo qualsiasi ipotesi di ‘smobilitazione’ o di disinvestimento in queste sedi, particolarmente a Roma, viste le voci insistenti di un piano idoneo a indebolire la presenza Rai nella Capitale.
Riteniamo necessario che l’azienda proceda a un piano sistematico di riqualificazione delle sedi regionali, dove ci sono ampi margini di miglioramento”.
“Sarebbe opportuno che l’azienda valutasse un investimento importante anche al Sud, con l’obiettivo di avere un centro di produzione ulteriore rispetto a Napoli. Detto questo chiederemo ai vertici Rai in una delle prossime audizioni i dettagli dell’operazione milanese e rassicurazioni sulla valorizzazione degli altri centri di produzione e delle sedi regionali”.