Per il ministro “Lo sport, strumento di politica estera”
“Ne parlerò con il ministro Abodi: potremmo proporre una Settimana dello Sport nelle ambasciate e nei consolati italiani all’estero, come facciamo già con la Settimana della Cultura”.
La proposta è del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, l’ultimo ospite dei talk del ciclo ‘Vita da Campioni’ che si sono tenuti alla Biblioteca della Casa delle Armi nel Parco del Foro Italico.
Insieme a lui, l’organizzatore, il presidente della Federazione Italiana Tennis Padel Angelo Binaghi, il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, i giornalisti Rai Eleonora Daniele ed Emilio Mancuso, le Legende Angelica Savrajuk, Maurizio Damilano e Giuseppe Gibilisco e Roberto Arditti, che ha ideato il format.
Lo sport, strumento di politica estera
“Dei 300 mila spettatori paganti gli Internazionali Bnl d’Italia, il 20% viene dall’estero”, ha dichiarato il presidente Binaghi, “Nella prima semifinale femminile avremo, una di fronte all’altra, una tennista russa, Veronika Kudermetova, e una ucraina, Anhelina Kalinina”. “Lo sport è uno strumento fondamentale per fare politica estera, un comparto industriale importante, portatore di valori, business e organizzazione”, ha sottolineato il ministro, “appuntamenti come gli Internazionali ma anche la Ryder Cup e il Giro d’Italia sono la dimostrazione che Roma in grado di ospitare grandi eventi e quindi anche Expo 2030. Da parte nostra, possiamo mettere a disposizione le nostre ambasciate per promuovere queste manifestazioni, favorendo anche l’esportazione di prodotti industriali. Valorizzare questi appuntamenti è un’azione di politica economica ma anche educativa”.

Il ministro Tajani, qualche giorno fa, si è fatto promotore di una iniziativa importante: far partire la prossima edizione del Giro d’Italia dall’Ucraina. “Questa proposta attesta la forza dello sport che parla linguaggi universali”, ha affermato il presidente Cozzoli. “Gli Internazionali, per esempio, sono anche una vetrina dell’eccellenza del made in Italy così come delle nostre capacità organizzative. Non dimentichiamo la maglia azzurra, come potente veicolo per l’export. Noi stiamo lavorando a una rivisitazione del Foro Italico che sarà completata nel 2026”.
“Le nostre ambasciate e consolati promuovono i prodotti e il made in Italy, lavorano per attrarre investimenti e turisti”, ha concluso il ministro, “abbiamo un progetto, grazie al PNRR, per far tornare gli italiani nei loro paesi d’origine e accrescere così i flussi turistici. Ci sono anche 6,5 milioni di nostri connazionali che vivono all’estero che sono nostri Ambasciatori così come gli atleti ogni volta che si cimentano nelle competizioni sportive fuori dai confini nazionali”.