Il capo della comunicazione di Intesa San Paolo vince l’ambito riconoscimento per l’edizione 2023. La motivazione lo riconosce come “l’interprete più autentico della rilevanza del ruolo della comunicazione strategica per lo sviluppo delle imprese”.
Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, è stato scelto come Comunicatore dell’anno Premio Ischia 2023. Del resto Lucchini ha una tale storia professionale nel mondo delle imprese, delle istituzioni e dell’impegno sociale che – da tempo – è considerato il personaggio della comunicazione più influente in Italia. Così sembra quasi strano che il premio di Comunicatore dell’anno gli sia arrivato solo adesso.

Consacrazione
La motivazione del premio è un’attestazione di questo primato. Dice infatti: “Stefano Lucchini è l’interprete più autentico della rilevanza del ruolo della comunicazione strategica per lo sviluppo delle imprese. Con la sua poliedrica esperienza, anche internazionale e in diversificate industry, e la capacità di interpretare e risolvere la complessità contemporanea, ha dimostrato come l’integrazione di public affairs, rapporti con i regolatori, comunicazione interna ed esterna e scelte di marketing sia uno dei più decisivi vettori di crescita per le aziende. Non a caso Lucchini ha contribuito all’affermazione di quella che è oggi la più importante Banca Italiana, punto di riferimento essenziale per il sistema economico e imprenditoriale, come per le più rilevanti politiche pubbliche”.
A Intesa Sanpaolo Lucchini lavora dal 2014 entrato con il ruolo di Direttore Centrale International and Regulatory Affairs, dopo aver percorso in lungo e in largo, poco più che sessantenne, esperienze nei più importanti gruppi italiani con il meglio delle governance.
Inizi della carriera in Montedison
Romano, del 1962, dopo la laurea in economia alla LUISS entra nel 1987 all’Ufficio Studi di Montedison. Dopo un’esperienza come assistente di John Dingell (D. Michigan), Presidente della Commissione Energy and Commerce al Congresso U.S.A. a Washington D.C., diventa Direttore della Comunicazione della Montedison USA a New York fino al 1993, occupandosi principalmente di sviluppare l’immagine del Gruppo. Nel 1993, tornato in Italia, si occupa della comunicazione finanziaria Investor Relation del Gruppo Ferruzzi Montedison, lavorando con Fulvio Conti, introducendo un modello di comunicazione integrata tra finanza e media poi adottato da diverse imprese quotate in Borsa.
Con Tatò, D’Amato, Bazoli, Scaroni…
Dal 1997 Stefano Lucchini è in Enel, chiamato da Franco Tatò, l’amministratore delegato che insieme a Chicco Testa, presidente, lavorava alla trasformazione del colosso energetico dal monopolio al mercato. Si occupa inizialmente della comunicazione integrata finanziaria e stampa e successivamente diventa Direttore Relazioni Esterne del gruppo, di cui nel 1999 segue la quotazione in Borsa a Milano e a New York.
Nel 2000 Lucchini è Direttore delle Relazioni Esterne di Confindustria con la presidenza di Antonio D’Amato, solo per due anni: nel giugno 2002 infatti viene chiamato da Giovanni Bazoli e Corrado Passera come Direttore Relazioni Esterne del gruppo Banca Intesa, nato nel 1998, dove gestisce, tra l’altro, il cambio del nome da Intesa BCI a Banca Intesa.
Nel luglio 2005 è Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione del gruppo Eni con l’ad Paolo Scaroni e il Presidente Roberto Poli. Convinto sostenitore della Sostenibilità sociale d’impresa sotto la sua guida Eni ottiene importanti riconoscimenti, come il Corporate Social Responsibility Award della Foreign Policy Association, e raggiunge i primi posti nella classifica CSR Online Awards Global Leaders. Nel 2006 Eni è la prima azienda italiana ad entrare nel FTSE4 Good. Da giugno 2012 Stefano Lucchini è Presidente di Eni USA e Direttore Relazioni Esterne e Internazionali di Eni, e fa parte del cda di AGI, l’agenzia di cui Eni è l’editore.
Dal 2007 al 2014 è stato membro della Giunta Nazionale di Confindustria e del Comitato Direttivo UPA, della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), della Eni Foundation e Consigliere del Censis, dove riveste ancora la carica di Componente del Comitato Direttivo.
Nel 2012 viene insignito della Carta della Pace per la tutela della Memoria, dei Diritti dell’Uomo e dell’Ambiente, ed è stato premiato con la medaglia del Presidente della Repubblica dal Centro Pio Manzù.
I ruoli extra
Numerosi i ruoli extra lavorativi: è membro dell’Associazione Giorgio Ambrosoli e nel Direttivo dell’associazione Punto.it, presieduta da Luigi Gambardella. È Presidente della Fondazione Vaticana Benedetto XVI pro Matrimonio et Familia, membro del Consiglio della Fondazione Collegio S. Carlo e del Collegio S.Carlo È nel Consiglio di Amministrazione della LUISS ed è Vice Presidente Esecutivo dell’Associazione Amici della LUISS. Lucchini è membro del Nucleo di valutazione dell’Università Cattolica, dove collabora anche come docente per l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo, ed è consigliere dell’Associazione Amici della Scuola Normale Superiore di Pisa, presieduta da. Giuliano Amato e della Fondazione Lorenzo Valla, presieduta da Aureliano Benedetti.
È nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Civita, dell’American Chamber of Commerce in Italy e del FAI. È tra membri del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare, presieduta dal Procuratore Giancarlo Caselli, e rappresentante del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti. Tiene particolarmente alla presidenza della Giuria del Premio Marisa Bellisario. E infine e’ membro dell’Advisory Board della Veneranda Fabbrica del Duomo e dell’Advisory Committee della Biomedical University Foundation.