Chiamato da Giorgetti, lascia il Mimit
Francesco Soro è il nuovo amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e della Zecca dello Stato e lascia la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, televisivi radiofonici e postali del Mimit (Ministero delle imprese e made in Italy), che dirigeva dal 2021.
La nuova nomina non è solo un importante scatto di carriera, che porta Soro alla guida della società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle finanze, con 1800 dipendenti e un fatturato di 500 milioni, di cui 50 restituiti allo Stato come utili. Ma è anche una bella sfida. Il Poligrafico non è più la Zecca di un tempo, che pubblicava la Gazzetta Ufficiale e stampava moneta, ma sta ridefinendo il suo identikit alla luce della rivoluzione digitale.
Tra le nuove competenze, il processo di gestione dell’identità digitale degli italiani, quindi la carta di identità elettronica, il permesso di soggiorno, il passaporto elettronico, la tracciabilità e contraffazione dei medicinali.
Chiamato da Giorgetti
La nomina alla Zecca è sotto l’egida del ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti, che apprezza la sua figura di tecnico puro, e con cui Soro ha stabilito un rapporto privilegiato, da quando lo aveva chiamato a dirigere la Dgscerp dell’allora Mise. Una direzione monstre di 750 dipendenti e una miriade di competenze che Soro ha completamente rimodellato, modernizzato e trasformato in una macchina efficiente.
La sostituzione di Soro al Mimit
Rimasta sguarnita una direzione strategica del Mimit, tutto il settore aspetta di conoscere il suo successore. Si parla di un interim provvisorio a Eva Spina, l’altro superdirettore del dicastero, in attesa che il ministro Urso individui un direttore di sua fiducia. Filtra anche il nome di Antonio Lirosi, dirigente interno del ministero, ora parcheggiato con un incarico di studi, che avrebbe le capacità per far bene.