AI, anche Microsoft chiama in causa la politica: serve agenzia governativa

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Dopo OpenAi, anche Microsoft chiama in causa la politica americana sull’intelligenza artificiale, chiedendo l’istituzione di una nuova agenzia che la regoli e fissi i requisiti di licenza per gli strumenti più potenti.
Ad avanzare la proposta, il presidente di Redmond Brad Smith.

Smith, secondo quanto riporta Bloomberg, avrebbe paragonato l’AI – per la sua potenza e la necessità di essere regolamentata – agli ascensori e alla sicurezza alimentare. “Da una nuova agenzia trarremmo benefici, ci assicurerebbe che il controllo della tecnologia da parte degli esseri umani”, ha spiegato.