Rai, Floridia: contratto di servizio priorità. Nessun pregiudizio su nuovi vertici

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Risorse certe, contratto di servizio e una valutazione sui vertici basata “sulle scelte”. Le priorità della presidente della Vigilanza per la Rai

Alla vigilia dell’appuntamento in Commissione di Vigilanza, con l’audizione per i vertici Rai – la presidente Marinella Soldi, l’ad Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi – la presidente della Bicamerale, Barbara Floridia, in un’intervista alla Stampa, ha messo a fuoco i temi che ritiene più rilevanti per il futuro del servizio pubblico.

Floridia: nessun pregiudizio sui vertici

Rispetto ai nuovi vertici di Viale Mazzini, la presidente della Vigilanza – del Movimento 5 Stelle – ha specificato di non aver “nessun pregiudizio, li misureremo dalle scelte che faranno ma posso assicurare che noi saremo una commissione vigile”. “Peseremo la loro bravura, lungimiranza e indipendenza sulle scelte che faranno, sulla visione che proporranno, a partire dai palinsesti e dal piano industriale. Da lì capiremo di che pasta sono fatti”, ha rimarcato ancora.

“Bisognerebbe avere la forza di eliminare le appartenenze politiche dalla Rai. Sarebbe bello non vedere più, vicino al nome di un giornalista o direttore, scritto tra parentesi il partito di riferimento”, ha detto ancora. E, riagganciandosi al tema della riforma del servizio pubblico, Floridia ha affermato: “ho riscontrato da diverse forze politiche una voglia di lavorare a una riforma condivisa della governance Rai”. “Bisogna superare la normativa varata dal governo Renzi”, ha chiosato.

Contratto di servizio e canone

Ma ora la priorità è il contratto di servizio. “Bisogna definirlo al più presto” per garantire il pluralismo in Rai e tutelare la qualità, ha spiegato Floridia. “Tutto quello che chiederemo ai nuovi vertici Rai sarà scritto lì e faremo in modo che venga rispettato, senza sconti”.
Infine una battuta sul canone. “Alla Rai servono risorse certe, le modalità di acquisizione di queste risorse possono essere diverse”, ha specificato. “Ma le risorse vanno garantite, altrimenti si rischia un abbassamento della qualità dell’offerta del servizio pubblico”.