Ai: in 10 anni 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Italia. Ma serve formazione

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Lo racconta uno studio di Accenture secondo cui la nuova tecnologia impatterà sul 40% delle ore lavorative

L’Intelligenza artificiale “trasformerà radicalmente il mercato del lavoro” italiano nei prossimi 10 anni, creando 2,5 milioni di nuovi posti mentre 9 milioni di lavoratori “necessiteranno di un importante up/re-skilling”. Lo afferma l’ad di Accenture Italia Mauro Macchi presentando la nuova edizione della Technology Vision, giunto alla 20esima edizione.
‘When Atoms Meet Bits: The Foundations of Our New Reality’, il titolo dello studio – ripreso in alcuni passaggi da Ansa – in cui Accenture ha raccolto il contributo di un comitato esterno di 24 professionisti del settore pubblico e privato, del mondo accademico e delle imprese. Mentre parallelamente, Accenture Research ha condotto un sondaggio globale, tra dicembre 2022 e gennaio 2023, su 4.777 dirigenti in 34 paesi e 25 settori.

Impatto sul 40% delle ore lavorative

Secondo lo studio, nei prossimi anni fino al 40% di tutte le ore lavorative sarà supportato o potenziato dall’intelligenza artificiale basata sul linguaggio, conosciuta anche come ‘IA generativa’. Tra i leader aziendali, il 98% degli intervistati concorda che i modelli di base dell’IA svolgeranno un ruolo importante nelle strategie della propria organizzazione nei prossimi tre-cinque anni.

Rivoluzione come negli anni ’90

“Ci sarà un impatto di professioni ‘aumentate’ (Customer sales and operations Augmented data scientist Composable Architect Process engineer) mentre emergeranno delle nuove professioni come i Prompt Engineer, ovvero gli ingegneri che dovranno capire le modalità giuste per estrarre informazioni valide per poter suggerire possibili miglioramenti oppure gli AI Specialist & Research Scientist gli AI Ethics & Compliance Manager sugli aspetti legali ed etici”, ha spiegato Macchi, facendo il paragone con quanto accaduto alla fine degli anni ’90, “con l’introduzione delle app nei telefonini o con l’arrivo di Windows

“L’Italia – ha aggiunto Macchi – la grande opportunità di raggiungere i livelli di produttività dei principali paesi accelerando l’adozione delle tre tecnologie che rappresentano il digital core delle organizzazioni contemporanee: cloud, dati e intelligenza artificiale”.