Secondo lo studio di Fondazione Symbola numeri in crescita negli ultimi 5 anni
Nell’ultimo quinquennio sono aumentate le micro e piccole imprese che hanno effettuato eco-investimenti. E’ uno dei dati emersi durante il Seminario di Fondazione Symbola ‘Artigiani del futuro 100 Storie’, promosso da Fondazione Symbola, Confartigianato, Cna e Casartigiani.
Il rapporto, spiega AdnKronos, racconta il valore dell’artigianato e delle piccole imprese, un sistema che alimenta la capacità di affrontare le sfide del futuro legate all’innovazione e alla sostenibilità.
Presidio economico nei piccoli comuni
Guardando al territorio, le imprese artigiane rappresentano un vero e proprio presidio dell’economia nei piccoli comuni, in cui rappresentano il 99,4% delle imprese extra-agricole presenti, e nel 69,2% dei piccoli comuni italiani anche la totalità dell’occupazione nel territorio.
Andando ad analizzare la distribuzione delle micro e piccole imprese per area geografica, i piccoli comuni del Nord-ovest concentrano la quota maggiore di micro (38,5%), seguiti da Mezzogiorno (29,5%), Nord-est (19,6%) e Centro (12,3%). Anche le piccole imprese sono concentrate maggiormente nei piccoli comuni del Nord-ovest (43,1%), la quota minore invece è al Centro (10,8%).
Hub per i giovani
Sull’occupazione, oltre il 63% del totale dei lavoratori in Italia è impiegato in imprese di piccole dimensioni che si confermano importante hub anche del lavoro giovanile. Il 68% dei giovani trova la prima occupazione in micro o piccole imprese e sono un milione gli impiegati under 30, a fronte di circa 751mila giovani sotto i 30 anni nelle medie e grandi imprese.
Tra le micro e piccole, la presenza di imprese guidate da donne o a prevalenza femminile è superiore rispetto alle altre classi dimensionali: oltre un’impresa micro su cinque è femminile, una su sei se si considerano le piccole.
Solo una su sedici è guidata da donne se si passa alle medie e grandi. Sul totale delle imprese femminili del nostro Paese, il 96,7% è micro. In prima linea anche nell’integrazione: l’83% dei lavoratori stranieri è occupato in una micro o piccola impresa, e oltre il 99% di quelle straniere è di piccola dimensione.
I numeri degli investimenti sulla sostenibilità
Sul fronte della sostenibilità, nell’ultimo quinquennio sono state 472.630 le micro e piccole imprese (rispettivamente 377.880 le e 94.750) che hanno effettuato eco-investimenti su un totale di 531mila aziende.
Confrontando i quinquenni 2011-2015 e 2017-2021, le micro e piccole hanno aumentato la quota di investimenti green rispettivamente del 44,8% e del 36,1% (medie e grandi insieme +39,7%).
Inoltre, il 61,9% dei nuovi contratti di lavoro in cui sono state richieste competenze green è stato stipulato nelle micro e piccole imprese (2021). Anche ricerca e sviluppo in chiave green sono trainate da queste realtà: i brevetti italiani, relativi a energie alternative e gestione di rifiuti e inquinanti, depositati a livello europeo da micro e piccole imprese sono oltre il 55% del totale (25% medie, 20% grandi).
“Parlando di piccole imprese e artigianato alcuni pensano ad un punto di debolezza della nostra economia. Non è così”, ha rilevato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, rimarcando come il rapporto evidenzi proprio “il valore di questo sistema che alimenta la capacità di affrontare le sfide del futuro legate all’innovazione e alla sostenibilità”.
Le storie raccolta, ha detto invece Marco Granelli, presidente di Confartigianato, evidenziano la capacità di “coniugare eccellente tradizione manifatturiera e innovazione tecnologica e digitale per dare vita a prodotti e servizi belli, ben fatti, personalizzati e durevoli, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse, alla trasmissione di competenze ai giovani”.