“Dopo la frenata del ministro Giorgetti sul canone, i vertici dell’azienda prendano atto che di fronte all’ipotesi di un taglio dei costi non sono accettabili nuove spese per l’arrivo di giornalisti, conduttori e dirigenti esterni alla Rai”.
A scriverlo l’UsigRai, a poca distanza dall’incontro che i vertici di Viale Mazzini hanno avuto con il ministro Mef, durante il quale si è parlato dell’apertura di un tavolo sul canone.
“A pochi giorni dalla presentazione dei nuovi palinsesti, l’incertezza sulle risorse non può essere liquidata dal vertice Rai con un’alzata di spalle; serve un segnale di discontinuità”, ha scritto il sindacato, riferendosi al 26 giugno, giorno in cui la programmazione per la prossima stagione tv sarà svelata in Cda e successivamente – il 7 luglio – a Napoli. “Bisogna spiegare a sindacati e dipendenti come stanno le cose prima di assumere nuovi impegni che potrebbero mettere a rischio la tenuta dei conti della Rai”, hanno aggiunto.
“L’Usigrai – è la conclusione – invita tutte le rappresentanze dei lavoratori Rai a tenere alta l’attenzione, pur nelle rispettive autonomie, sulla questione centrale delle risorse necessarie a garantire il futuro dell’azienda”.
