Marco Durante trasferisce LaPresse al nono piano di un palazzo tutto vetri in via Bernina
La leggenda racconta che Silvio Berlusconi poche settimane prima della fine ha chiamato Marco Durante, l’editore di LaPresse, con cui aveva un lungo rapporto amicale, e gli aveva caldeggiato la vendita della sede della sua agenzia a Milano in via dell’Aprica agli Angelucci i nuovi proprietari del Giornale.
Si era infatti concluso l’accordo tra la PBF Srl di Paolo Berlusconi e la Finanziaria Tosinvest per la vendita del 70% delle quote societarie di SEE Spa, società editrice di Il Giornale e della sua controllata Il Giornale On Line Srl. Dal 1 luglio la storica testata, fondata da Indro Montanelli e mantenuta in vita da Silvio Berlusconi dal 1977, avrà dunque un nuovo editore, la Tosinvest, di cui è presidente Giampaolo Angelucci, che possiede anche Libero e il Tempo e che voleva trovare una sede dove riunire le sue attività editoriali milanesi, visto che a fine anno il Giornale dovrà lasciare la vecchia, scomoda e costosa sede di Via Negri.
L’edificio di tre piani, più il seminterrato, della sede de LaPresse ha una dimensione ideale, organizzato già per ospitare attività giornalistiche, video e radiofoniche. E per gli Angelucci era una scelta ideale. Marco Durante capito l’ affare, e per di più benedetto da Berlusconi, ha preso l’occasione al volo, decidendo di trasferire la sua agenzia al nono piano di un palazzo tutto vetri e cristalli, in fase di completamento, a pochi passi, in via Bernina, così da mantenere anche rapporti di lavoro ravvicinati con la SEE e la Tosinvest.
Nel palazzo di La Presse troveranno posto la struttura manageriale della SEE Spa, con il nuovo amministratore delegato, Nicola Speroni, in arrivo da Madrid dove da cinque anni è ceo e consigliere di amministrazione di Unidad Editorial, la redazione del Giornale, con il nuovo direttore Alessandro Sallusti, Vittorio Feltri, e probabilmente anche Osvaldo De Paolini, ex vicedirettore vicario del Messaggero corteggiato per un incarico editoriale.
Ci sarà anche la sede di Libero, forse con Mario Sechi alla direzione (è in trattativa con gli Angelucci ), e gli uffici de Il Giornale On Line srl, casa editrice di cui è ad Andrea Pontini, che gestisce la redazione de il Giornale.it, chiudendo regolarmente il bilancio in attivo.