Oltre 1 milione di interazioni per l’apertura del documento. Umorismo e ironia i toni più scelti. Mentre cresce la preoccupazione per il futuro del monza
L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ha scatenato web e social, generando nel giro di appena ventiquattro ore oltre un milione di interazioni. Lo certifica una ricerca di SocialCom che, con l’ausilio della piattaforma SocialData, ha analizzato per Adnkronos, le conversazioni in rete tra il 5 e il 6 luglio.
Le aziende e i lasciti
Le indiscrezioni sul contenuto del testamento e sulla sua imminente apertura hanno solleticato la curiosità degli utenti, che già nella giornata di ieri si interrogavano sul destino delle aziende e sull’eredità ai figli del fondatore di Fininvest.
Nel complesso si registrano oltre 12K mentions (post su pagine pubbliche che menzionano la keyword di ricerca) e 1,06 milioni di interazioni (reactions, commenti e condivisioni). Sono stati Facebook (40,1%) e Twitter (26,9%) i canali dove si sono sviluppate le conversazioni, seguiti da canali di News (23%), mentre è stata la fascia d’utenti over 45 anni quella più coinvolta.
Oltre il 35% delle conversazioni riguardano le persone coinvolte nelle disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi. Si parla prevalentemente dei figli, ma anche del fratello Paolo, di Marta Fascina e Marcello Dell’Utri. Circa un quarto delle conversazioni (25%) sono relative alle aziende, mentre un buon 20% discute nel merito il contenuto del documento.
Il 5% delle conversazioni hanno riguardato i luoghi, come Milano, ma anche Arcore, Macherio e Villa Certosa.
Il tono dei commenti
Le conversazioni sui social media riguardanti l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi mostrano un tono prevalentemente positivo (66,3%). Gli utenti sembrano affrontare l’argomento con ironia, utilizzando l’umorismo per esprimere le loro opinioni.
Tra quanti invece esprimono parere negativo prevalgono coloro che ritengono eccessiva l’attenzione mediatica data all’evento, mentre vari sono i riferimenti negativi a Marcello Dell’Utri.
I più menzionati
Nel complesso i figli di primo letto sono più citati rispetto agli altri fratelli, a Paolo Berlusconi, a Marta Fascina e a Marcello Dell’Utri.
Nel dettaglio, Pier Silvio Berlusconi al 33%, Marina Berlusconi al 23%, Marta Fascina all’11%, Marcello Dell’Utri al 10%, Barbara Berlusconi al 9%, Paolo Berlusconi al 7%, Luigi Berlusconi al 4% ed Eleonora Berlusconi 3%.
Tra le aziende, Fininvest ha il 48% delle menzioni, Mediaset il 16%, il Monza 15%, seguito da Mondadori al 12%.
Al 9% le menzioni per Forza Italia che, pur se non citata direttamente nel testamento, è stata inserita perchè considerata da sempre uno degli asset dell’impero berlusconiano.
Relativamente a questo punto, sembra esserci molta più preoccupazione per il futuro del Monza che non del movimento politico fondato da Berlusconi.
La mancanza di una citazione del partito all’interno del testamento viene percepita come una sorta di disinteresse da parte dello stesso Berlusconi su quello che sarà il possibile destino di Forza Italia.
“Le conversazioni social sull’apertura del testamento di Silvio Berlusconi mostrano ancora una volta la centralità che il personaggio ha avuto e continua ad avere nel panorama culturale italiano”, ha commentato Luca Ferlaino, founder di SocialCom. “A parte una componente minoritaria che continua a ritenere una ragione suprema la lotta contro il personaggio Berlusconi, possiamo dire che stavolta gli utenti, anche in maniera trasversale, si sono saldati attraverso l’ironia e l’umorismo. Un atteggiamento che dimostra come i social possano essere anche luoghi di discussione aperti e accoglienti, e non solo di contrapposizione ideologica e sociale”.