La commissione di Vigilanza Rai a Palazzo San Macuto (Foto Ansa)

Rai: in Vigilanza parte l’iter sul parere al contratto di servizio

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Relatori Lupi e Nicita. Possibile proroga alla scadenza di settembre

È partito in Commissione di Vigilanza Rai l’esame del contratto di servizio per il periodo 2023-2028, approvato in Cda Rai lo scorso 3 luglio, sul quale la bicamerale deve esprimere il suo parere obbligatorio, ma non vincolante.

Lupi e Nicita relatori

Relatori sono stati indicati per la maggioranza Maurizio Lupi (Nm) e per l’opposizione Antonio Nicita (Pd).
Con uno schema, piega Ansa, avallato dalla presidente Barbara Floridia, M5s, per favorire il dialogo tra le parti ed arrivare a un atto il più possibile condiviso.
In questo modo la maggioranza e i due principali partiti di opposizione potranno sovrintendere all’intero processo, che difficilmente si concluderà entro settembre quando scadrà il contratto di servizio in vigore. Oggi è stata portata all’attenzione della bicamerale la relazione sui 25 articoli e sui due allegati della schema del contratto.

I passaggi

L’iter prevede ora le audizioni, il dibattito sul parere e la sua approvazione. Considerato che ad agosto ci sarà la paura estiva, con ogni probabilità verrà chiesta una proroga rispetto all’attuale scadenza.

Lo schema, dopo il via libera al parere della Vigilanza, tornerà all’esame del ministero delle Imprese e del Made in Italy e di Viale Mazzini, che valuteranno le modifiche da apportare alla luce delle osservazioni della bicamerale e procederanno poi all’approvazione definitiva.

I temi

In una recente intervista a La Stampa, Floridia aveva sottolineato che “sarebbe bene inserire degli indicatori per verificare il rispetto del pluralismo, non solo sul piano politico, ma anche tematico e culturale”.

L’opposizione ha anche stigmatizzato la minore attenzione al giornalismo d’inchiesta, sul quale l’Ad Rai Roberto Sergio ha assicurato la massima attenzione. Nell’articolo che riguarda i giovani c’è, inoltre, una previsione che attiene alle produzioni che aiutino a sviluppare la consapevolezza della ricchezza legata alla genitorialità e natalità. Il Movimento 5 Stelle ha precisato che sarebbe opportuno inserire anche l’educazione sentimentale e sessuale, il rispetto della diversità di genere e di orientamento sessuale.

Nella bozza compare, infine, per la prima volta un articolo dedicato alla sostenibilità economica e quindi “alla compatibilità tra risorse riconosciute e perimetro degli obblighi di servizio pubblico”, che la Rai ha ritenuto necessario anche alla luce dell’incertezza sul futuro del canone.