Alberto Barachini (Foto Ansa)

AI, Barachini: non sostituisca i giornalisti. A settembre confronto con sindacati

Condividi

“Credo che sia opportuno ragionare su cosa sia oggi l’intelligenza artificiale e su cosa possa rappresentare nel futuro dell’editoria e dell’informazione”. A dirlo il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’editoria, Alberto Barachini.

Intervenuto alla presentazione de ‘I (social) media che vorrei’, volume curato dal professor Ruben Razzante – per cui tra l’altro ha scritto uno degli interventi raccolti – Barachini ha spiegato che dal suo punto di vista si sappia “ancora troppo poco di quelle che potranno essere in futuro le dinamiche nell’ambito dell’informazione”. E per questo – il suo invito “dobbiamo essere vigili”.

L’uomo alla base del lavoro giornalistico

“Sicuramente l’intelligenza artificiale ha un grande futuro di sviluppo in ambito medico, biomedico e ingegneristico”, ha evidenziato, nel suo intervento ripreso da Ansa. Ma “dobbiamo porci il problema di come si possa utilizzare nel campo dell’informazione”. “Io sono convinto che il finanziamento pubblico all’informazione serva ad aumentare le possibilità di sopravvivenza del settore nel futuro. Credo anche che ogni innovazione possa avere usi virtuosi e usi non virtuosi. Il nostro obiettivo è quello di rendere l’utilizzo eventuale dell’intelligenza artificiale non sostitutivo del lavoro giornalistico, ma una opportunità per le realtà editoriali di migliorare la ricerca archivistica, di facilitare la produzione di news.

“Ovviamente resta e deve restare base del lavoro giornalistico la capacità umana di cercare e selezionare le notizie, di raccontare e filtrarle, gestendole con l’esperienza che solo la professionalità del giornalista garantisce”, ha detto Barachini.

Tavolo di confronto

Nelle intenzioni del sottosegretario c’è quella di aprire un confronto sull’uso della tecnologia nel settore. “A settembre apriremo un confronto con le organizzazioni sindacali che ne hanno fatto richiesta sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore dell’informazione e sulle conseguenze che l’IA può avere rispetto al diritto d’autore e al copyright”, ha anticipato quindi Barachini. Ricordando anche come su questi temi “siamo direttamente coinvolti nel processo di confronto in ambito europeo sia sull’evoluzione della protezione del diritto d’autore, sia sull’uso dell’IA”.

Tutte queste tematiche saranno poi “oggetto di prossime campagne di comunicazione curate dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria e tra queste la prima sarà quella rivolta a spiegare ai cittadini italiani le nuove norme contro la pirateria e per la protezione dei diritti audiovisivi”.
“Nella convinzione che l’educazione e la formazione digitale siano cruciali per aumentare la necessaria consapevolezza sull’uso delle nuove tecnologie avvieremo anche collaborazioni con istituti specializzati e con le stesse piattaforme”.