Mondadori chiude il primo semestre con ricavi in crescita a 362,4 milioni di euro, in aumento del 2,1% rispetto ai 355,1 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato netto di gruppo sale a 12,2 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro rispetto al risultato del primo semestre dell’anno scorso.
Il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted è stato pari a 38,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,8% pari a quasi 11 milioni di euro rispetto ai 27,6 milioni di euro del primo semestre 2022. Il gruppo conferma le stime per il 2023 già rese note il 29 giugno scorso. I primi sei mesi dell’esercizio in corso mostrano una “crescita generale dei ricavi alla quale ha contributo l’ottimo andamento dei nostri core business, che stanno sovraperformando le previsioni di inizio anno”, afferma Antonio Porro, amministratore delegato del gruppo Mondadori.
“L’attenta gestione operativa – aggiunge – ci ha consentito, inoltre, di incrementare la redditività e la generazione di cassa. Ne conseguono un miglioramento della performance economica e un rafforzamento patrimoniale del gruppo che, insieme all’andamento favorevole dei prezzi dei principali fattori produttivi, hanno creato le condizioni per rivedere al rialzo i target per l’esercizio 2023”.
“Prima di tutto come amministratore delegato di questo gruppo spingerò per fare delle acquisizioni che portino alla creazione di maggiore valore futuro, la priorità è acquisire e stiamo lavorando a tante operazioni nuove, abbiamo negoziazioni ed esplorazioni in corso”, detto ancora l’ad, Antonio Porro, interpellato dagli analisti su un eventuale interesse per un buyback. “Penso che faremo altre operazioni, ritengo che la mia mission sia creare valore non solo con la crescita organica ma anche con opportunità da cogliere sul mercato attraverso acquisizioni”, ha spiegato Porro. Il cfo Alessandro Franzosi, parlando della ‘potenza di fuoco’ del gruppo di Segrate, ha ricordato che Mondadori può far leva su “una linea inutilizzata per 170 milioni”.
Tra i settori a cui Mondadori guarda per crescere c’è il ‘digital’: “stiamo valutando e siamo attenti a cogliere delle opportunità. Non saranno deal trasformativi per il gruppo nel suo complesso ma potrebbero essere deal rilevanti guardando la parte digitale”. Porro ha invece escluso una quotazione del ‘digital’: “non stiamo pensando ad operazioni in Borsa per valorizzare la nostra parte digital”, ha spiegato il manager.
Si indebolisce leggermente il mercato del libro in Italia a luglio rispetto all’andamento dei primi 6 mesi dell’anno, con un miglioramento del canale ecommerce e un rallentamento di quello fisico, secondo un trend a cui si allinea anche il gruppo Mondadori. “Rispetto alla fotografia al 30 giugno, che vedeva il mercato italiano crescere del 2,7%, il valore aggiornato del libro trade in Italia alla settimana 29 è positivo del 2,2% mentre Mondadori continua a fare un +4% rispetto al +5,7% del semestre, che comunque è sempre il doppio della performance che fa il mercato in Italia, con un andamento più favorevole dell’ecommerce a discapito del canale fisico”, ha spiegato Antonio Porro. La frenata è stata imputata anche a un programma editoriale delle case editrici del gruppo “un po’ più debole” rispetto a quello del 2022 mentre l’autunno vedrà un programma editoriale “decisamente forte” che dovrebbe tradursi in “numeri e performance rispetto al mercato ancora migliori di quanto visto nelle ultime settimane”.
IL COMUNICATO DEL GRUPPO
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