“Il piano editoriale del Tg1 “è mosso da un filo rosso comune, l’amore viscerale per la notizia e l’assoluto gioco di squadra”. Così il direttore della testata Rai Gian Marco Chiocci in audizione alla Commissione di Vigilanza. “Gli ascolti del Tg1 – ha detto ripreso da Adnkronos -sono molto confortanti, incoraggianti. L’edizione delle 20 del Tg1, di gran lunga il telegiornale più seguito d’Italia, è passato da uno share del 24% al 24,9% a luglio, la forbice con il diretto concorrente, il Tg5, è passato dai 3,3 punti di share di maggio al 5,7% di share in più a luglio. I risultati ci spingono ad andare avanti e ci spingono sempre di più a tornare al racconto della politica in modo diverso”. Poiché “per me il ‘panino’ è incomprensibile, ho provato a fare delle interviste ai leader politici che hanno avuto anche un ritorno a livello di ascolti”.
“Venendo dal giornalismo d’inchiesta per me l’inchiesta è fondamentale. Abbiamo la fortuna di avere degli speciali che hanno fatto la storia del Tg1. Quindi in quegli speciali faremo grandissime inchieste”, ha aggiunto il direttore del Tg1.
“Quando da esterno mi sono approcciato alla sua direzione – ha sottolineato – ho sentito come prima necessità il dovere di parlare con tutti i colleghi, ho cercato di capire bene il funzionamento della Rai per capire una cosa fondamentale: come rinnovarsi restando sé stessi. Ho chiesto a tutti di non accontentarsi mai, ho chiesto, ad esempio, agli esteri di fare più reportage, così alla cronaca e all’economia. Per me un tema fondamentale è come raccontare la politica e ho chiesto di tentare nuove strade per dare una mano all’offerta del Tg1”.
“Sui dati di giugno del mio Tg, domani festeggio due mesi, si parla di predominanza assoluta degli spazi informativi della maggioranza ai danni dell’opposizione e si chiede un immediato riequilibrio”, ha detto Chiocci riferendosi a una interrogazione ed ha replicato ricordando che proprio a giugno è morto Silvio Berlusconi, con l’invitabile effetto sui tempi dei temi trattati, e affermando: “Una volta che capirò come funziona la questione complessa del minutaggio vedrete che questa fatidica spartizione ci sarà”.
Chiocci a questo proposito, in replica, si è chiesto “se possiamo mettere un punto, un paletto sulle regole: si possono fare i rilevamenti trimestrali o dobbiamo gestire ogni mese i dati?”. Da parte del Tg1 “l’attenzione alle donne è massima” ha aggiunto Chiocci nella sua replica ricordando che “cinque vicedirettori su sette sono donne. L’altro giorno abbiamo aperto il Tg con il femminicidio e non una cosa fine a sé stessa ma è fatta per sensibilizzare su questi temi”.
Anche sui minori “ho raccomandato attenzione massima”, ha detto Chiocci, mentre sulla cronaca giudiziaria, rispondendo a una sollecitazione di Maria Elena Boschi, ha assicurato di essere “garantista quanto lei se non più di lei”. TgEstate è stato “una sorta di piccolo successo insperato, è andato oltre le aspettative. E’ stata una formula fortunata che sicuramente ripeteremo più avanti”.