Araimo (WBD): Fazio per nuove quote di mercato. Acquisizione Mediaset?

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“La grande forza del nostro gruppo risiede nel controllo di tutta la catena del valore dei media”. Dice Alessandro Araimo, general manager Italy & Iberia di Warner Bros Discovery in un’intervista al “Corriere della Sera”.

Araimo annuncia anche di voler “conquistare quote di mercato, e per riuscirci occorre prendere decisioni coraggiose come l’investimento su Fabio Fazio”, sbarcato su Nove con “Che tempo che fa”.

“L’investimento su un fuoriclasse come Fazio”, spiega Araimo, “avrà auspicabilmente un impatto immediato sugli ascolti e sulla raccolta pubblicitaria. Il contratto ha però una durata di quattro anni e risponde quindi anche a una logica di lungo periodo: accende un riflettore sul nostro portafoglio di contenuti, segnalando a spettatori e inserzionisti che Warner Bros–Discovery è in Italia per restarci e per crescere”.

“La grande forza del nostro gruppo risiede nel controllo di tutta la catena del valore dei media”.

La fusione tra Discovery e Warner Bros, spiega Araimo, “ci ha dato solidità industriale e chiarezza strategica. Ora abbiamo tutte le strade aperte – cinema, streaming e tv lineare – e possiamo accelerare laddove vediamo opportunità di crescita”. Nello specifico in Italia, dove “la televisione lineare ha ancora grandi potenzialità perché il ribilanciamento verso lo streaming è più lento che in altri Paesi europei. Sugli schermi di casa l’ascolto è fatto ancora al 90% dai canali tradizionali: è lì quindi che vogliamo crescere nel medio termine”. Nella tv lineare, precisa il manager, “abbiamo 12 canali gratuiti e cinque a pagamento. Con uno share dell’8% siamo già il terzo editore dopo Rai e Mediaset. La quota sale all’11% fra gli spettatori di età compresa fra 15 e 54 anni, il target commerciale”.

In merito a una possibile acquisizione da parte di Wbd di altri partner come Mediaset o Sky, Araimo spiega che “al momento non ci sono discussioni in corso. Sono del resto convinto che la famiglia Berlusconi non abbia alcuna intenzione di cedere l’azienda”.