Entra in vigore oggi la legge antipirateria (Legge 14 luglio 2023, n. 93). Le nuove modalità di contrasto più severe e rapide permetteranno di emanare ingiunzioni di blocco dinamiche attraverso una piattaforma automatizzata e ordinare nei primi 30 minuti della trasmissione dell’evento il blocco della riproduzione illegale dell’evento.
Misure fondamentali per ridurre drasticamente la pirateria: dall’ultimo Osservatorio FAPAV/IPSOS, infatti, risulta che il 49% di chi fruisce di un contenuto illegalmente a cui è capitato di incontrare siti oscurati si convertirebbe immediatamente a una modalità di sottoscrizione legale.
DAZN che ha seguito e supportato attivamente lo svolgimento delle attività che hanno portato all’approvazione della legge contro la pirateria e alla adozione da parte dell’AGCOM del regolamento, commenta così l’entrata in vigore della legge: “Negli ultimi mesi della scorsa stagione calcistica DAZN ha lavorato assiduamente in coordinamento con le Autorità competenti, riuscendo a determinare il blocco di almeno 80 siti pirata che hanno trasmesso illecitamente sul territorio italiano le partite di Serie A TIM in violazione dei diritti e che sono stati chiusi grazie all’intervento dell’AGCOM. Sulla base di questa decisione DAZN ha avviato azioni di risarcimento danni per il momento su 26 siti che diverranno circa 50 entro fine Settembre. Siamo certi che queste azioni contribuiranno a sensibilizzare in maniera significativa sull’importanza della lotta alla pirateria, permettendo di vedere riconosciute formalmente le perdite aziendali e di sistema, innescando un effetto deterrenza. Come è emerso dall’indagine FAPAV/Ipsos, ad oggi la percentuale delle persone che si trovano i siti oscurati è ancora troppo bassa, parliamo del 17% dei pirati. In virtù di questo, si comprende pienamente l’importanza del nuovo quadro normativo e regolamentare che fa dell’Italia un paese all’avanguardia”.
Balata (Lega di Serie B): straordinaria importanza
“L’entrata in vigore della nuova legge antipirateria consente di assestare un colpo decisivo alle trasmissioni pirata, oscurandole nel giro di 30 minuti”: lo sottolinea la Lega di Serie B, che per questo ringrazia il governo, le forze politiche e l’Agcom, ed in particolar modo il commissario Massimiliano Capitanio. “Un lavoro sinergico di straordinaria importanza – sottolinea il presidente Mauro Balata – posto in essere da istituzioni, autorità e titolari dei diritti audiovisivi calcistici”.
Cosa si rischia col pezzotto
Le novità introdotte dalla legge 93/2023 sono molte e riguardano tutti i soggetti interessati, direttamente o indirettamente, alla pirateria informatica: chi veicola online i contenuti piratati, chi li guarda (cioè gli utenti del pezzotto), chi gestisce i servizi di smistamento del traffico. Spiega bene le cose Libero Tecnologia:
Per chi trasmette illegalmente partite di calcio, incontri sportivi, film e serie TV c’è una multa che può arrivare fino a 15.000 euro e il rischio di una condanna penale da 6 mesi a 3 anni di carcere.
Per chi “consuma” i contenuti c’è una multa che può arrivare fino a 5.000 euro se l’utente guarda “quantità notevoli di opere o materiali protetti“. Non sappiamo ancora, però, quando una quantità diventa “notevole“: potrebbe bastare un semplice abbonamento ad una IPTV illegale, oppure sarà necessario dimostrare che l’utente ha effettivamente guardato molte partite, film o episodi di serie TV.
Per chi fa transitare i dati dello streaming pirata, cioè gli operatori telefonici e i loro fornitori di servizi (come le ormai famose CDN), c’è l’obbligo di “tirare giù” le connessioni ai server del pezzotto entro 30 minuti dalla richiesta (inoppugnabile) da parte dell’AGCOM.