Gli account su X – l’ex Twitter – non potranno più essere bloccati. Sarebbe questa l’ultima idea di Elon Musk, intenzionato a rimuovere la funzione sul social perché “non ha senso”.
Cosa cambia
Non è la prima volta che Musk evoca l’idea di rimuovere il blocco: lo aveva già fatto agli inizi di giugno spiegando come a suo avviso la funzione di bloccare i post pubblici dovesse essere sostituita da una forma “più incisiva di silenziamento”.
Al momento gli utenti possono bloccare gli account che vogliono e questo significa non vederne più i post. Gli account bloccati non possono inviare messaggi a chi li blocca e vedere i loro post.
Nella nuova versione di Musk, invece, esterà solo la possibilità di bloccare i messaggi diretti.
Social in rivolta
La novità incassa il sostegno del co-fondatore ed ex amministratore delegato di Twitter Jack Dorsey che, in un post, si dice d’accordo al 100% con Musk.
Ma la base social invece insorge: molti utenti, segnala Ansa, hanno criticato duramente l’iniziativa definendola un “grave errore”, oltre a una possibile violazione delle politiche dell’App Store di Apple e di Google Play.
Agli utenti l’idea di non poter bloccare gli account indesiderati non piace. Il timore è il dilagare del discorso d’odio e delle molestie sul social.
Togliere il blocco “renderebbe le molestie una funzione ufficiale di X. Pensare che il blocco non abbia senso è una prospettiva estremamente ignorante e privilegiata”, ha postato Tanja Bueltmann, storica dell’Università di Strathclyde di Glasgow.
Critiche sono arrivate anche dal museo di Auschwitz-Birkenau, che usa il blocco per limitare i commenti antisemiti sui tweet che commemorano le vittime dei campi di concentramento. “Una piattaforma che ignora la necessità di difendere la memoria delle vittime dimostra la mancanza di attenzione nel creare un ambiente rispettoso online”, ha spiegato il museo e memoriale.