Approfondendo un focus del FT sul gruppo, l’ad Ferraris ribadisce i punti chiave del futuro della società
Espansione internazionale, fatturato triplicato in 10 anni e 200 miliardi di investimenti in Italia. Sono gli obiettivi che Fs si è posta per il suo prossimo futuro e che l’ad del Gruppo, Luigi Ferraris, ha rilanciato. L’occasione, l’approfondimento che il Financial Times nella sua edizione online ha dedicato proprio a Fs, con un’intervista al chief international officer , Carlo Palasciano.
Fatturato a 5 miliardi
L’obiettivo di Fs è “triplicare il suo fatturato internazionale passando nei dieci anni del piano industriale dai circa 1,8 miliardi di euro attuali a oltre 5”, ha ricordato Ferraris spiegando come il gruppo punti “anche al mercato internazionale e ad accrescere la propria presenza in Europa valorizzando le opportunità offerte dall’apertura e dalla liberalizzazione del mercato ferroviario europeo”.
La crescita europea
La liberalizzazione del mercato ferroviario europeo spinge quindi Fs a offrire sempre più collegamenti ad alta velocità tra le grandi città europee, considerando l’Europa come un grande mercato domestico.
E tra le nuove rotte ci potrebbe essere anche la Bruxelles-Amsterdam.
La liberalizzazione “apre prospettive interessanti nell’alta velocità, com’è avvenuto già da tempo nel trasporto locale dei passeggeri, senza dimenticare il settore della Logistica”, ha aggiunto, citando i risultati del Frecciarossa in Europa – che “tra qualche anno potrà collegare velocemente anche Milano con Monaco, in collaborazione con i tedeschi di Db”, ma anche altre rotte sono fin da oggi ipotizzabili. A dimostrare questo impegno e slancio positivo del Gruppo Fs in Europa ci sono anche i risultati conseguiti nelle ultime settimane, con” – e “la conquista per gara di nuove concessioni di trasporto locale in Germania, nel land di Lipsia, con la nostra Netinera o in Olanda, su strada, con i bus di Qbuzz”.
Mobilità sostenibile
L’obiettivo per Fs rimane lo stesso: rendere il treno un’opzione maggiormente attrattiva per i passeggeri anche per il collegamento delle grandi capitali europee, sviluppando così “una mobilità sempre più sostenibile”.
Una missione green che riguarda anche il trasporto delle merci. Lo sviluppo della logistica intermodale e lo switch modale dalla strada alla ferrovia rimane, infatti, uno dei traguardi principali di Ferrovie dello Stato in ambito nazionale, ma anche europeo “come testimonia la recente acquisizione in Germania di Exploris, una holding di trasporto ferroviario merci, da parte della nostra Tx Logistics – ha ricordato Ferraris – che ci fa diventare secondo operatore di trasporto merci nel paese tedesco”.
200 miliardi di investimenti in Italia
Tra i principali obiettivi del piano industriale al 2023 di Fs “c’è la messa a terra di 200 miliardi di investimenti, 180 dei quali per potenziare e ammodernare le infrastrutture ferroviarie e stradali del Pese”. Il Pnrr, ha ricordato, affida alle società di Ferrovie dello Stato circa 25 miliardi di euro e individua in Rete ferroviaria italiana la sua principale stazione appaltante. Al di là del Pnrr tra gli obiettivi del gruppo c’è l’aumento della “capacità di trasporto della rete ferroviaria di almeno il 20%”.