dumb phone

La Gen Z e il detox digitale rilanciano i ‘dumbphone’

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Tasti al posto del touchscreen, senza notifiche e solo qualche app indispensabile (come Whatsapp). La “vecchia tecnologia” si rilancia in una nuova veste

Piccola riscossa dei ‘feature phone’, i telefoni più basici ed economici che non hanno tante funzioni e che riportano ad un’era tecnologica passata.
Noti anche come dumbphone – telefoni ‘stupidi’ in contrapposizione agli smartphone – nel mercato statunitense questi device con funzioni di base rappresentano un segmento di nicchia, ma che sta tenendo.

Detox digitale

A spingere il fenomeno i più giovani, la Generazione Z e i millennial, che li usano per provare a disintossicarsi da smartphone e social media oramai onnipresenti.
Ma il settore intercetta anche la richiesta di consumatori che si rivolgono a telefoni più economici o usa e getta (come i turisti, ad esempio che comprano un secondo telefono per brevi periodi), alcune aziende che vogliono ridurre i costi (il prezzo di questi dispositivi va dai 20 ai 100 dollari), i paesi in via di sviluppo dove la connessione a Internet stenta.

I numeri del fenomeno dumbphone

Gli analisti di Counterpoint Research, scrive Ansa, prevedono che le vendite di feature phone raggiungeranno i 2,8 milioni nel 2023, stabili nel breve periodo poiché la domanda tiene.
Attualmente negli Stati Uniti il mercato dei feature phone (o , il contrario di smartphone) contribuisce a poco più del 2% delle vendite complessive di cellulari. “Nel 2023 salirà leggermente ma si attesterà sempre intorno al 2-3%”, dice Maurice Klaehne, senior analyst di Counterpoint.

Smatphone in contrazione

Secondo le previsioni della stessa società per il settore degli smartphone, invece, il 2023 sarà un anno da dimenticare, il più buio del decennio con spedizioni globali giù del 6% a 1,15 miliardi di unità.