Domenica 3 settembre la gara di F1 sul circuito monzese. In griglia atteso Brad Pitt per le riprese del film sulla F1 prodotto da Apple
Oltre 300mila presenze attese, con il 95% dei biglieti già venduti e la speranza che il tempo favorevole spinga i ritardi ad acquistare gli ultimi tagliandi disponibili. L’Autodromo di Monza si prepara a vivere il weekend motoristico più atteso del suo calendario, con il Gran Premio d’Italia di F1, in programma dall’1 al 3 settembre.
Giunta alla 94esima edizione, la gara va simbolicamente a chiudere le celebrazioni che nell’ultimo anno hanno festeggiato i 100 anni della pista e si intreccia anche con un altro anniversario tondo: i 120 anni dell’Automobil Club Milano, ideatore della costruzione del circuito, nel 1922.

Gli interventi per il futuro
Tanta storia e innegabile fascino per un impianto iconico, che però ora ha bisogno di guardare al futuro, per rinnovarsi e continuare a essere parte del calendario della Formula1.
Il contratto con Liberty Media, infatti, scade tra due anni, nel 2025, e per Monza è già tempo di risedersi al tavolo per il rinnovo.
“Il futuro è nelle nostre mani, ma abbiamo fretta”, ha esordito Angelo Sticchi Damini, presidente Aci, alla conferenza di presentazione. Con lui, al tavolo dei relatori, Attilio Fontana, governatore della Lombardia; il sindaco di Monza, Paolo Pilotto; Geronimo La Russa, presidente di Automobile club Milano e Giuseppe Redaelli, presidente Sias, la società che gestisce l’impianto.
Al di là delle condizioni economiche, l’impianto ha bisogno di una serie di interventi sul fronte della sicurezza, ma anche per migliorare la qualità delle strutture ricettive, “stando al passo con i tempi e immaginando anche un salto di qualità”, ha spiegato Sticchi Damiani, senza nascondere la necessità di agire in tempi stretti, e cominciando ad elencare cosa si è già fatto e cosa ci sarà da fare.
Interventi sui sottopassaggi e per la ripavimentazione della pista, che auspicabilmente dovrebbero concludersi nella primavera del 2024, dovrebbero già partire a fine novembre, in linea con gli impegni presi. In proiezione futura, sono in programma attività di copertura negli spazi dei box e il rifacimento delle tribune, immaginando la creazione di aree come skybox per renderne più confortevole la fruizione.
Tra gli interventi anche il desiderio di recuperare la pista dell’alta velocità. “Non è solo archeologia industriale, come molti sostengono – ha commentato Sticchi Damiani – ma una testimonianza di una fase storica del circuito”.
Grande attenzione sarà sempre riservata all’ambiente, con il coinvolgimento della forestale nella pianificazione dei progetti.
Il ruolo delle istituzioni
Per molte attività sono già disponibili fondi e risorse sbloccate dalla Regione Lombardia e dal Ministero dei Trasporti. Altre ne dovrebbero arrivare sempre grazie agli interventi delle istituzioni.
“Monza non è soltanto storia, ma anche presente e futuro”, ha commentato Fontana per ribadire il sostegno della regione al circuito. “La Lombardia ci sarà sempre. Ma ognuno è pronto a fare la sua parte”, ha aggiunto, ribadendo la necessità di cooperare e fare squadra per raggiungere l’obiettivo comune.
Uno spirito di collaborazione su cui si è concentrato anche il primo cittadino monzese, e che è stato d’aiuto anche per gestire i disastrosi effetti del maltempo delle scorse settimane, costate al solo Parco quasi 20mila alberti abbattuti, con intere aree rase al suolo.

Spazio all’inclusione
Tra le iniziative per favorire l’inclusione, grazie alla partecipazione delle fondazioni San Gerardo e Maria Letizia Verga alcuni ragazzi avranno la possibilità di visitare virtualmente i box guidando un robot e incontrando i piloti. E nel Paddock saranno presenti anche i ragazzi di PizzAut.
A corollario della gara, nel parco sarà allestita anche una fan zone, con esposizioni di auto storiche, aree relax e possibilità di incontri con personaggi del circus. E in programma una festa conclusiva al termine della corsa.