“Francamente non ho notizia di una proposta unitaria delle opposizioni su questo tema, quantomeno non per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle”. Lo dice all’Adnkronos la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, in merito alle indiscrezioni relative a un testo unitario delle opposizioni sulla riforma della Rai: proposta che ruota attorno alla costituzione di una Fondazione a cui affidare il ruolo di azionista della Tv pubblica – ruolo di fatto oggi esercitato dal governo attraverso il Mef nella scelta dei vertici.
“Dirò di più, non credo che l’approvazione di una riforma del Servizio pubblico che sia veramente efficace e condivisa possa passare dalla dinamica opposizione-maggioranza, ma è auspicabile -prosegue- un percorso molto più partecipato sia in termini di collaborazione tra le forze politiche sia soprattutto per ciò che riguarda il coinvolgimento della società civile e degli esperti nel settore”. Per questo “la Commissione di Vigilanza promuoverà, in coordinamento con la Rai, gli Stati generali del Servizio pubblico da svolgersi entro l’autunno”, puntualizza la senatrice del M5S.
Saranno gli Stati generali, sottolinea la numero uno della Vigilanza, la sede “in cui ciascuno porterà la propria proposta di modo da giungere a una sintesi condivisa e promuovere una riforma efficace che entri in vigore a partire dalla prossima legislatura”. “I modelli di governance possono essere diversi – osserva – ma l’obiettivo principale resta uno soltanto: superare le criticità della legge attuale e liberare la Rai dal peso eccessivo dei partiti. Tutti lo dicono ed è arrivato il momento di farlo”.
“Quello della governance – aggiunge l’esponente M5S – è un tema centrale ma non è l’unico: serve una nuova definizione di servizio pubblico capace di inglobare le grandi sfide che abbiamo davanti in termini di presenza sul digitale, competitività, qualità dell’informazione e in generale del prodotto digitale e radiotelevisivo. Una vera riforma deve pensare anche a tutto questo”, conclude Floridia.