Telefónica: i sauditi di Stc primi azionisti nel gruppo tlc spagnolo

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Operazione da 2,1 miliardi

Il gruppo Stc, il principale operatore tlc saudita, ha acquisito il 9,9% di Telefónica, con un investimento da 2,1 miliardi di euro.

Primo azionista

Con l’operazione Stc diventa primo azionista di Telefónica, davanti a Bbva (4,87%), BlackRock (4,48%) e CaixaBank (3,5%).
Ma per ora non ha intenzione di richiedere un posto in Cda, di acquisire il controllo o la maggioranza. “Siamo ancora nelle fasi iniziali del nostro investimento e abbiamo fiducia nell’attuale management di Telefónica, quindi è troppo presto per parlare di queste questioni”, hanno specificatoto alcune fonti a a Europa Press – citate da AdnKronos.

La reazione in Spagna

Dopo l’annuncio dell’operazione da parte di Stc, Telefónica ha informato la Cnmv che “prende atto dell’approccio amichevole” dell’operatore saudita nei confronti del gruppo e “del suo sostegno al management team, alla strategia di Telefónica e alla la sua capacità di creare valore”.
Da parte sua, il governo spagnolo ha comunicato che sta “analizzando con molta attenzione” l’operazione. “È un’azienda strategica per il nostro paese, ha sostenuto a riguardo la vicepremier e ministra dell’Economia spagnola Nadia Calviño. “Applicheremo tutti i meccanismi necessari tenendo in mente come priorità la difesa degli interessi strategici della Spagna”.

La strategia di crescita

L’investimento in Telefónica, si inserisce nel contesto di una serie di oprazioni nel settore dell’informazione, della comunicazione e della tecnologia, che Stc ha effettuato sia in Arabia Saudita che all’estero, l’ultima delle quali è stata l’acquisizione da parte della sua controllata Tawal degli asset delle torri di telecomunicazioni di United Group in Bulgaria , Croazia e Slovenia.

“Questo importante investimento a lungo termine da parte del Gruppo Stc – commenta il presidente del gruppo Stc Mohammed Ka Al Faisal – è in linea con la nostra strategia di crescita, secondo la quale investiamo in settori come la tecnologia e le infrastrutture digitali in mercati che consideriamo promettenti in tutto il mondo”.