Sembra più vicino l’accordo per la cessione di Netco, la società della rete di Tim, a Kkr appoggiata dal Mef, con un investimento da 2,2 miliardi. Nei giorni scorsi Vivendi, prima azionista della telco, ha chiesto un incontro al governo per discutere del progetto.
Nell’attesa che il Mef convochi i francesi, scrive Ansa, indiscrezioni di stampa suggeriscono l’interesse da parte di Vivendi a mettersi al tavolo per discutere dell’offerta prima che la proposta vincolante venga indirizzata al cda di Tim.
Le scadenze in vista
Nei mesi scorsi, più volte Vivendi aveva mostrato le sue perplessità sulle valutazioni economiche dell’asset, ritenute troppo basse. Ora, l’apertura arriva in vista di date importanti: il 27 settembre è in programma un Cda di Tim, cui dovrebbe arrivare la richiesta di Kkr per una proroga del periodo di esclusiva, in scadenza il 30 settembre.
Tra i motivi per allungare le tempistiche, ricorda Reuters, anche la necessità del Mef di ottenere tutti i via libera per autorizzare l’investimento da parte della Corte dei Conti e dell’Antitrust.
“L’auspicio di tutte le parti coinvolte nella delicatissima partita”, scrive oggi Repubblica a questo proposito, “è quello che il governo riesca a trovare un accordo di compromesso con Vivendi, in modo da portare avanti un’operazione che è talmente strategica per il Paese che la premier Meloni si è spesa in prima persona”.
