Regione Lombardia chiama, le imprese rispondono. Sono stati infatti oltre cento gli imprenditori che hanno aderito all’iniziativa ‘Sfide e prospettive dell’industria manifatturiera’, organizzata dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi con la presenza di tutte le associazioni di categoria del comparto industria. La prima tappa del roadshow organizzato in collaborazione con il Sole 24 Ore con il giornalista Luca Orlando nel ruolo di conduttore, si è svolta il 21 settembre a Brescia. Hanno partecipato al dibattito Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Ferrari, presidente di Confimi Industria Lombardia, e Luigi Sabadini, presidente Confapindustria Lombardia. A fare gli onori di casa Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia, che ha sottolineato come “l’impegno istituzionale a sostenere il mondo delle imprese è totale e convinto. Le attività e le iniziative messe in atto dalla Regione ne testimoniano la vicinanza”.

É il ‘metodo Guidesi’ che – come già raccontato da Prima – si contraddistingue sull’ascolto, sulla comunicazione, sulla collaborazione e sul lavoro a sistema. Un modello apprezzato dagli imprenditori e anche dalle associazioni, come rimarcato dal presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella: “Il rafforzamento della collaborazione con le istituzioni regionali e con tutti gli attori sociali ed economici, sulla falsariga anche dell’incontro di oggi promosso da Regione Lombardia, diventa sempre più strategico affinché questa metodologia diventi per l’industria la nuova normalità. L’imperativo, per Confindustria Lombardia, deve essere ‘fare sistema’ per difendere in tutte le sedi opportune chi quotidianamente crea ricchezza, benessere e posti di lavoro”.
Tanti i temi toccati dai relatori, su tutti i tassi di interesse che “ostacolano gli investimenti”, ma anche la mancanza di personale qualificato, e ancora l’aumento del caro vita che, secondo il presidente Ferrari (Confimi Industria Lombardia) “inevitabilmente e correttamente porterà ad ulteriori aumenti salariali, i quali subiranno ulteriori aggravi a carico dell’impresa sul cuneo fiscale che renderanno il nostro prodotto all’export poco competitivo”.

I problemi dunque non mancano, ma gli il sistema lombardo ha fiducia nelle proprie capacità di fare impresa e vuole continuare ad essere la prima regione industriale d’Europa. “La Lombardia è in grado di farlo – ha rivendicato Guido Guidesi – anche in una situazione ancora complessa, grazie all’ingegno dei nostri imprenditori e alla qualità dei lavoratori. Ma l’Europa deve permetterci di mettere in campo la nostra competitività cambiando atteggiamento nei confronti delle imprese e concedendo alla Lombardia di raggiungere gli obiettivi imposti dalla Commissione Europea attraverso la neutralità tecnologica”. Una posizione condivisa dai vertici delle associazioni che puntano alla compattezza del sistema lombardo.