Alle ultime trattative presenti anche alcuni dei massimi dirigenti degli Studios
Dopo quasi cinque mesi di sciopero, sceneggiatori e studi di Hollywood hanno trovato un accordo sul rinnovo del contratto triennale.
Lo ha reso noto il sindacato Writers Guild of America, parlando di un “accordo provvisorio” raggiunto con l’Alleanza che riunisce gli Studios tradizionali e piattaforme di streaming (Amptp).
Per chiudere definitivamente la questione manca la stesura finale del documento che dovrà essere esaminato dalla direzione della Wga e poi approvato dalla maggioranza degli 11.000 iscritti, ma il “sì” della base – scrive Ansa – è scontato.
Intesa su AI e stipendi
Wga e Studios hanno trovato la quadra dopo cinque giorni di trattativa non stop negli uffici della Amptp di Sherman Oaks. La questione più complessa da articolare sul nuovo contratto sarebbe stata quella dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Dopo la trattativa risolti anche i nodi degli aumenti della paga minima, delle garanzie sulla fase di scrittura dei soggetti, delle percentuali più alte dei diritti d’autore per le opere destinate allo streaming.
Stando a quanto risulta, alle ultime trattative avrebbero partecipato anche Ted Sarandos di Netflix, Donna Langley della Universal, Bob Iger della Disney e David Zaslav della Warner Bros.
Per spingere sull’accordo, è sceso in campo anche il governatore della California Gavin Newsom, che ha chiamato i principali negoziatori.
Restano in sciopero gli attori
Con la firma di oggi si chiude quindi uno degli scioperi più lunghi della storia di Hollywood, che ha paralizzato l’industria dello spettacolo e rallentato l’economia dell’intero Stato, mandando in fumo oltre 5 miliardi di dollari, secondo gli esperti. Resta in sciopero, invece, il sindacato degli attori (Sag-Aftra), con cui i produttori dovranno riaprire il tavolo della contrattazione, saltato a metà luglio.