Con un lungo articolo pubblicato nel weekend, la Süddeutsche Zeitung, tra i quotidiani di riferimento in Germania, ha fatto in punto di come si è evoluta nel tempo la presenza di Mfe – Media For Europe nell’assetto azionario di ProsiebenSat.
Nel colosso tv tedesco la holding della famiglia Berlusconi è primo azionista con il 28,9% delle quote, che corrisponde a diritti di voto del 29,7%.
Una quota che Mfe al momento non sembra intenzionata ad aumentare, ribadendo comunque l’intenzione di essere azionisti di lungo termine. Come ha precisato alla testata Katharina Behrends, direttore generale di MediaForEurope-Mediaset per la regione tedesca.
Rapporti diversi
Fino ad ora i rapporti tra le parti non sono sempre sembrati dei più collaborativi, ma ora la situazione sembra esser cambiata. Passi avanti che, il giornale tra le righe sembra mettere in relazione anche con la scomparsa di Silvio Berlusconi.
La manager, che dalla fine di giugno siede anche nel consiglio di sorveglianza di ProsiebenSat, ha accennato anche alla creazione dei primi “gruppi di lavoro per diversi settori”.
“Non si tratta e non si è mai trattato di allineare il programma; la strategia dei contenuti ovviamente rimane locale”, ha specificato Behrends, senza risparmiare critiche alla gestione precedente, e al contrario appoggiando l’intenzione del ceo Bert Habets di concentrarsi sul settore dell’intrattenimento.
“Finora Pro Sieben Sat 1 è stato un conglomerato di diverse aree di business che non si adattano perfettamente tra loro. Habets non si era ancora espresso specificatamente su come procedere. Ha semplicemente detto che il gruppo dovrebbe diventare “il numero uno nel mercato dell’intrattenimento di lingua tedesca”, ha ricordato.
Positivo anche il giudizio di concentrarsi sulla piattaforma di streaming Joyn, rilevata completamente da Discovery. “Concentrandosi sulla costruzione di una piattaforma di streaming, le priorità vengono stabilite correttamente”, ha chiosato.
La situazione di Prosieben
Negli ultimi mesi i conti di Prosiebensat non sono stati dei migliori. Il gruppo, che principalmente ha guardato alle difficoltà del mercato pubblicitario, ha comunque avviato una restrutturazione del suo business, mettend in vendita anche l’asset dedicato al dating online, e annunciando tagli in organico per 400 posti.
