Nessuna regolarizzazione da parte di Visibilia Editore spa della posizione previdenziale di Federica Bottiglione, l’ex responsabile Investor Relations che ha denunciato di essere stata messa in “cassa integrazione a zero ore” durante l’emergenza Covid, ma di aver continuato a lavorare con una retribuzione corrisposta sotto forma di “rimborsi spese”.
La Procura di Milano, segnala Ansa, in poche righe di premessa ad un prospetto Inps depositato il 26 settembre in vista della causa civile avviata dagli azionisti di minoranza per chiedere l’ispezione della società del gruppo fondato dalla ministra Daniela Santanchè, smentisce le osservazioni trasmesse ieri dalla stessa Visibilia Editore.
Per il pm Marina Gravina e per l’aggiunto Laura Pedio, sulla base del documento dell’ufficio ispettivo dell’ente di previdenza, la posizione dell’ex dirigente, al centro anche di un’indagine per truffa ai danni dello Stato per ora a carico di ignoti, deve ancora essere sanata. E questo in quanto, risulta dall’atto, ha percepito una “retribuzione imponibile di 37.435,00 euro” da parte di Visibilia Editrice Srl, che ha generato “un debito contributivo di 14.431.19 euro”, ossia da una società diversa da quella che ha fatto ricorso alla Cigs, ossia la spa.
Infatti, scrivono gli ispettori, “l’aver effettuato un pagamento con flussi ordinari nel corso del mese di marzo 2023 da parte di un altro datore di lavoro rispetto a quello che ha chiesto e usufruito delle integrazioni salariali non determina alcuna regolarizzazione”.
I piccoli azionisti
Oltre alla nota dei pubblici ministeri, anche i piccoli azionisti, rappresentati dagli avvocati Antonio Piantadosi e Dario Cantoro, hanno presentato una ulteriore memoria che riassume tutti i punti delle presunte irregolarità. È “evidente”, sostengono, che “i nuovi amministratori” di Visibilia Editore, “sottoponendo all’assemblea la relazione illustrativa sottoscritta dal precedente presidente del Cda, Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena”, il compagno della parlamentare di Fdi, “ne hanno assunto la paternità e la responsabilità, al pari dei soci che hanno approvato il bilancio” del 2022.
E non “possono” ora “prendere le distanze dall’approvazione” di quello stesso bilancio, con dati “non veritieri” e “trasfuso” nella “semestrale 2023”, come hanno fatto con la nota di ieri.
Oltre al procedimento civile, nell’udienza del 27 settembre, davanti al giudice fallimentare Sergio Rossetti si discute della situazione di Visibilia Concessionaria, altra società del gruppo e di cui i pubblici ministeri hanno chiesto il fallimento.
Intanto, vanno avanti le indagini su tutto il pacchetto di vicende legate o che sfiorano la senatrice, come quella su Ki Group-Bioera. I pm hanno avuto una riunione con i tecnici dell’Inps per fare il punto della situazione in vista delle prime iscrizioni nel registro degli indagati per la vicenda dell’ex dirigente e di altri dipendenti messi in cassa integrazione, pare, a loro insaputa e che continuavano a lavorare.