Il neo presidente, che succede a Ricardo Franco Levi alla guida degli editori, mantiene anche la carica in Confindustria Cultura
“Tutte le azioni necessarie, in dialogo con il governo e le istituzioni, per la crescita del livello culturale e degli indici di lettura del Paese e per avviare una politica industriale della cultura attraverso il rafforzamento del sistema editoriale”. Sono questi gli obiettivi primari dichiarati dal nuovo presidente dell’Associazione italiana editori, Innocenzo Cipolletta.
Indicato come candidato lo scorso 14 settembre dal Consiglio generale dell’Aie, è stato eletto oggi dall’assemblea degli editori con un mandato biennale come successore di Ricardo Franco Levi (non più candidabile dopo tre mandati) – che ha ringraziato “per aver portato l’Aie a livelli molto elevati, ponendo questi stessi obiettivi al centro della sua azione”.

Cipolletta manterrà anche la carica di presidente di Confindustra Cultura, uno degli incarichi che l’ha avvicinato da tempo al mondo dell’editoria, oltre a quello di membro del Cda della casa editrice Laterza. Senza dimenticare che in passato (2004-2007) è stato presidente del Sole 24 Ore e che come presidente dell’Università di Trento (2003-2018) ha ideato assieme a Laterza il Festival dell’economia di Trento.
Politica industriale
Uomo delle istituzioni e contemporaneamente molto vicino al mondo dell’impresa, metterà in campo la sua lunga esperienza e una vastissima rete di relazioni per costruire quella politica industriale che ritiene indispensabile per affrontare nuove sfide.
“Il mondo degli editori è un mondo d’imprese che sono nel mercato, ma che tutte insieme portano avanti un progetto di cultura per il Paese, quindi ci sarà una forte attenzione alla capacità di queste imprese di rafforzarsi ed essere competitive sul mercato italiano e internazionale”, ha detto. Aggiungendo: “Una politica industriale per la cultura dovrà necessariamente avere un impatto rilevante sui processi di innovazione, dall’Intelligenza Artificiale, con tutte le problematiche ad essa connesse, alle piattaforme per la didattica, alla tutela e gestione del diritto d’autore”, ha sottolineato.
Le misure per il settore
Cipolletta non ha mancato di ricordare i risultati raggiunti in questi anni dall’Aie che ora dovranno essere rafforzati, investendo soprattutto nella scuola, per dare al Paese un più elevato livello culturale nell’interesse comune e non certo solo degli editori. “Penso alla 18App, ora rivisitata, ma che deve mantenere il suo sostegno a tutti i giovani per favorire l’accesso a beni culturali”, ha precisato.
“Penso al fondo per gli acquisti straordinari da parte delle biblioteche, all’incremento dei fondi per il diritto allo studio, di cui stiamo discutendo con il governo ulteriori incrementi, avendo l’obiettivo di estenderlo agli studenti universitari, fin qui non considerati. Adesso si tratta di mettere a sistema queste ed altre misure”.

I vicepresidenti
L’assemblea ha anche eletto i presidenti dei gruppi, che ricoprono anche la carica di vice presidenti, in cui è strutturata l’Aie: new entry Renata Gorgani (Editrice Il Castoro), presidente del gruppo Editoria di varia, e Lorenzo Armando (Lexis – Compagnia Editoriale in Torino), presidente del gruppo Piccoli editori. Confermati Maurizio Messina (Edizioni Angelo Guerini e associati), presidente del gruppo Accademico professionale, e Paolo Tartaglino (Lattes editori), presidente del gruppo Educativo.
Gli auguri di Sangiuliano
A Cipolletta ha rivolto i suoi auguri il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ci aspettano mesi di intenso lavoro in vista della partecipazione dell’Italia ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte 2024, che affronteremo insieme con impegno e passione nel superiore interesse dell’editoria nazionale”, ha detto.