Trattativa privata per i diritti tv del calcio allungata con i tre attuali pretendenti con il placet delle istituzioni competenti. Il 6 di ottobre ci sarà un altro giro di incontri. Ed il 9 i risultati potrebbero essere vagliati in Assemblea. Intanto gli ascolti della sesta giornata non brillano
Altra giornata non esaltante per gli ascolti della Serie A, ma nel contempo sommovimenti positivi per quello che riguarda le trattative per l’assegnazione dei diritti tv del calcio delle prossime annate.
Le cose non sono necessariamente collegate ma, indubbiamente, un avvio di campionato non effervescente in termini di numeri Auditel, ha probabilmente influenzato anche la volontà di club e broadcasters di riannodare il dialogo e farlo su nuove basi.

Numeri non esaltanti
Come detto anche ieri la Serie A, e in tutto il turno giocato tra martedì e giovedì, non ha fatto il botto. Eppure La Juve è tornata a vincere e il Milan pure. Perdendo a sorpresa in casa contro il Sassuolo, l’Inter ha mostrato di non volere uccidere, per ora, un campionato per il quale era sembrato il club più vocato a dominare la classifica. La vittoria del Napoli in casa e la disfatta della Roma a Genoa hanno completato un passaggio del campionato comunque anomalo, in quanto infrasettimanale, ma impreziosito agonisticamente dalla conferma delle prestazioni di outsider come il Frosinone (e il Lecce), oltre che del Sassuolo.
Si rimane però ancora sotto i risultati di ascolto della precedente stagione e la ragione principale della flessione dovrebbe essere una diminuzione degli abbonati alle pay e, segnatamente, alla piattaforma Dazn. Un fenomeno dissonante, e contrastante con il fatto che gli stadi, invece, sono pieni come non si vedeva da tempo. Quasi come se non fosse la qualità del prodotto messo sul terreno di gioco il principale problema.
A proposito, la vittoria della Juve contro i giallorossi pugliesi -di relativo appeal spettacolare – ha prodotto il risultato più alto su Dazn: 1,158 milioni di spettatori. Seconda partita più vista è stata Genoa-Roma, a 850mila spettatori, terzo match Inter-Sassuolo, a 668mila, con Cagliari-Milan a 458mila (e 519 mila su Sky) e Napoli-Udinese a 351 mila.
Inoltre, per le altre due partite in co-esclusiva assieme a quella del Milan, questo è stato il il bilancio: Lazio-Torino ha avuto 81 mila spettatori su Dazn e 208mila spettatori su Sky. Frosinone-Fiorentina è arrivata a 138mila su Dazn e a 191 mila su Sky.
Il dato citato per le partite Dazn chiama in causa sia gli ascolti Dazn di origine censuaria, misurati tramite SDK, su tutti i dispositivi, sia gli ascolti Dazn provenienti dai canali sat (Zona Dazn) distribuiti da Sky e da TivùSat che sono di origine campionaria (SuperPanel).

Diritti tv, qualcosa si muove. C’è la disponibilità ad alzare la posta?
Ma torniamo alla vicenda diritti tv. La notizia è che il 6 di ottobre ci sarà un altro giro di trattative private tra la task force della Lega Calcio ed i tre broadcasters interessati al prodotto. Se si è ottenuto di allungare la trattativa, che sembrava bloccata e ingessata fino al termine naturale del processo fissato con l’Authority per metà ottobre, è probabilmente solo perché (dai dialoghi informali tra le parti) è emersa la possibilità di alzare il montante complessivo delle offerte già presentate dai broadcasters fino ad una soglia di accettabilità per i club. Ma vediamo come andrà, niente si può dare per certo in questa vicenda dei diritti tv. L’assemblea di Lega chiamata a prendere la decisione finale dovrebbe essere convocata per il 9 di ottobre.