Il fondo Usa GIP resta come investitore. Montezemolo e La Rocca confermati presidente e ad
Msc ha annunciato di aver firmato un accordo vincolante per acquisire il 50% in Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori dal fondo Global Infrastructure Partners e per “stabilire un partenariato strategico di lungo periodo per lo sviluppo futuro di Italo”.
Il nuovo assetto azionario
Dopo settimane di rumors, l’ufficialità dell’accordo tra il fondo americano e il gruppo della famiglia Aponte è arrivato con una nota, nella quale si precisa che la quota restante, del 50% circa, “continuerà a essere di proprietà di Gip, che avrà una governance congiunta con Msc, con alcune entità del Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners oltre ad altri co-investitori”.
“Il completamento dell’operazione, si legge ancora, è soggetto al soddisfacimento delle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari e di concorrenza nelle giurisdizioni interessate”.
Nell’assetto finale, come riassume il Corriere della Sera, “Gip avrà il 35% dimezzando cioè la sua attuale quota, Allianz reinvestirà salendo dall’11,5% a circa il 13% e così alcuni soci storici come Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e Luca Cordero di Montezemolo che avranno lo 0,5% ciascuno”.
In particolare quest’ultimo resterà presidente, così come sarà riconfermato amministratore delegato Gianbattista La Rocca.
Trasporto e sostenibilità
“Siamo entusiasti di collaborare con la Msc, con cui abbiamo un rapporto strategico solido e produttivo, per continuare a sostenere la crescita futura di Italo”, ha dichiarato Bayo Ogunlesi, Presidente e Ceo di Global Infrastructure Partners, che ha voluto rimarcare il ruolo del trasporto ferroviario ad alta velocità “per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni ed è in linea con le strategie di transizione energetica e decarbonizzazione di GIP”.
Aspetti su cui ha messo l’accento anche Diego Aponte, group president di Msc Mediterranean Shipping Company. “L’accordo di oggi riflette l’obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci”, ha detto citando anche i progetti di potenzamento della rete infrastrutturale italiana previsti dal Pnrr.
I numeri di Italo e Msc
Dal debutto ufficiale nel 2012, Italo – che lega il suo nome ad alcuni tra i volti più noti dell’imprenditoria italiana, come Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo, Giuseppe Sciarrone, Antonello Perricone, Flavio Cattaneo e Andrea Faragalli Zenobi – è cresciuta fino a gestire una oggi una flotta di 51 treni elettrici ad alta efficienza energetica, con una rete che conta 53 stazioni di 48 città, 116 collegamenti al giorno ed oltre 1400 dipendenti.
Dal 2018 controllato dal fondo Gip, con una operazione da 1,98 miliardi, il gruppo nei mesi scorsi ha completato anche l’acquisizione di Itabus, diventando anche operativo su strada, con 100 bus.
Il gruppo Msc, invece, opera a livello mondiale nel settore dei container, dei terminal portuali, dei traghetti per passeggeri, delle crociere.
La storia di Msc, ricorda Ansa, inizia a Bruxelles nel 1970, quando il capitano Gianluigi Aponte fonda la compagnia con una piccola nave da carico: la MV Patricia.
Nel corso degli anni Msc è cresciuta fino a 760 navi, opera su 300 rotte, serve 520 porti nel mondo, ha 675 uffici locali, quattro aeromobili ed impiega complessivamente 180.000 persone.
Nel 2022 ha registrato un fatturato di 28,19 miliardi di dollari. Nel settembre 2021 Msc fonda un nuovo marchio crocieristico: Explora Journeys dedicato alle crociere extralusso. Con sede a Ginevra, il gruppo rimane di proprietà privata.