Ammontano a “350 i milioni di euro stanziati dal governo francese per il settore audiovisivo”, relativamente alla sostenibilità e al green.
“L’industria dei media fa parte di un vasto programma stanziato dal governo per trasformare i settori economici chiave in Francia”. È quanto ha annunciato Nathalie Bobineau, direttrice dello sviluppo internazionale di France Télévisions, l’azienda che gestisce il servizio pubblico radiotelevisivo in Francia, durante il panel “Più verde: si può fare! La trasformazione ecologica di Cinema e TV”, nell’ambito del 75° Prix Italia in corso a Bari. Il “Piano France 2030”, infatti, ha una dotazione di 54 miliardi di euro: la parte dedicata all’industria dell’audiovisivo è di 350 milioni di euro e 175 applications, con 68 progetti selezionati in 12 regioni per trasformare i settori economici chiave in Francia attraverso l’innovazione tecnologica e aumentare l’attrattività del Paese. “Le risorse messe a disposizione saranno destinate all’aumento dei set e di backlot cinematografici, alla formazione cinematografica e audiovisiva, alla riduzione dell’impronta di carbonio, al consolidamento regionale attorno a centri di eccellenza e, infine, alla creazione di posti di lavoro, con notevoli ricadute economiche e in termini di attrattiva turistica”, ha aggiunto.

Degli sforzi messi in campo per una produzione audiovisiva più sostenibile – riporta Adnkronos – ha parlato anche, nel corso dello stesso incontro, la Vicedirettrice Rai per la Sostenibilità Esg Micol Rigo, che ha posto l’accento sul lavoro sinergico di tutte le direzioni Rai in questa direzione. Parole chiave della futura produzione Rai saranno non a caso sostenibilità, inclusione e accessibilità per tutti. Per la realizzazione di questi valori, ha continuato Rigo, “è stata prevista la pianificazione di un vero e proprio Green Book ESG. In questo senso, il 75° Prix Italia 2023 costituisce un modello e un progetto pilota per tutti gli altri eventi sostenibili programmati in futuro”.