Maximo Ibarra (Foto Ansa)

AI, Ibarra: opportunità unica. Ma in Italia serve fare sistema

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Secondo l’ad di Engineering il paese ha tutto per attivarsi sullo sviluppo della nuova tecnologia, ma è indispensabile la collaborazione tra le parti

L’Intelligenza artificiale “è la prossima rivoluzione dal punto di vista della tecnologia” e l’Italia ha tutte le carte essere uno dei campioni mondiali di questa tecnologia, ma deve “creare un’ecosistema nazionale che ci possa porre in una posizione di assoluto privilegio”. Lo sosiene Maximo Ibarra, ceo di Engineering.

Lavoro collettivo

Secondo il manager, l’ai “richiede economie di scala più basse di quelle di altre tecnologie” e “un modello in cui privato, pubblico, governo e l’accademia cominciano a lavorare insieme, si richiede una collaborazione più efficace per aumentare la velocità” di realizzazione.

L’Ai in Italia “ha già tutto quello di cui ha bisogno: il cloud, i dati la capacità computazionale accessibile a prezzi decrescenti”. “Quello che manca, ha proseguito, sono i talenti e per farlo serve collaborazione di tutti”. E accelerare la ricerca “significa lanciare maggior innovazione per il miglioramento della vita dei cittadini”.

“Bisogna lasciare da parte individualismi e cercare di lavorare insieme, non servono risorse in eccesso. E’ un’opportunità unica”, ha concluso.