Secondo il manager le norme imposte nel continente vanno a favorire altri paesi. Per l’Europa, dice, può essere una “opportunità mancata”
“Credo che la prossima grande frontiera sarà la regolamentazione sul fronte dell’intelligenza artificiale”. Ne è convinto Markus Reinisch, vicepresidente Public Policy Europa e Global Economic Policy di Meta.
Intercettato da Ansa a margine di ComoLake a Cernobbio, il manager ha criticato alcune posizioni recentemente assunte in Europa nei confronti delle big tech d’oltreoceano. “A livello europeo purtroppo ultimamente assistiamo a un eccesso di regolamentazione contro le aziende tecnologiche americane, che spero non intenzionalmente finiscono per favorire altri paesi”, ha rimarcato.
“Dobbiamo essere consapevoli e trovare il giusto equilibrio tra l’uso responsabile ed etico delle nuove tecnologie, e la capacità di sfruttarne i vantaggi”, ha aggiunto.
“Stiamo assistendo a una tendenza per cui molti prodotti legati all’intelligenza artificiale non vengono lanciati in Europa ma in altre parti del mondo. E credo che questo sia un prezzo elevato da pagare che, in quanto europeo, mi rattrista molto. “Sarebbe, ha concluso, un’opportunità mancata per l’Europa”.