Tra gli investitori della società fondata da Elon Musk nel 2002 anche Alphabet
Intesa Sanpaolo investe in SpaceX (Space Exploration Technologies Corp), l’azienda aerospaziale statunitense di Elon Musk.
Il piano di impresa
Secondo l’istituto bancario, si legge in una nota. il settore aerospaziale ha “un ruolo di particolare rilievo nello sviluppo delle economie mondiali”. Da qui la decisione “di investire in un player che ha dimostrato una visione d’avanguardia del prossimo futuro”, in coerenza con il Piano d’Impresa 2022-2025 che fa dell’innovazione uno dei suoi principali pilastri.
Startup da 140 miliardi
Fondata nel 2002 da Musk, con l’obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte, SpaceX ha raccolto oltre 10 miliardi di dollari in finanziamenti in oltre 30 round che hanno coinvolto un’ottantina di investitori (tra i quali figurando anche Alphabet, Fidelity Investments, il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita, e l’Abu Dhabi Investment Authority). Numeri che l’hanno resa la più grande start-up spaziale al mondo con una valorizzazione di circa 140 miliardi di dollari.
La popolarità della società è cresciuta a livello mondiale per una serie di imprese storiche, ricorda Ansa: dal Dragon nel 2012, primo veicolo spaziale commerciale a consegnare un cargo per e dalla Stazione Spaziale Internazionale e, nel 2020, a trasportare delle persone in orbita nella stessa stazione.
Il suo Falcon 9 è tutt’ora il primo e l’unico modulo spaziale (rocket) riutilizzabile, riducendo quindi i costi di accesso ai viaggi spaziali.
Ora sta sviluppando il progetto Starship, nuova generazione di veicoli spaziali di lancio completamente riutilizzabili per trasportare sia l’equipaggio che il carico “nell’orbita terrestre, sulla Luna, su Marte e oltre”. Con Starlink invece ha realizzato il primo sistema satellitare internet più capillare a livello mondiale (con copertura anche marittima, in volo e in mobilità) per connessioni ad alta velocità. SpaceX ha raccolto oltre 10 miliardi di dollari in finanziamenti in oltre 30 round che hanno coinvolto un’ottantina di investitori, che l’hanno resa la più grande start-up spaziale al mondo con una valorizzazione di circa 140 miliardi di dollari.
Unipol in Twitter
Non è la prima volta che una delle imprese del miliardario Usa attira investimenti da una realtà italiana. Tra i finanziatori dell’operazione per l’acquisizione di Twitter, infatti, figura Unipol,con un investimento che, aveva detto il presidente Carlo Cimbri, era “rivolto a poter cogliere una opportunità di business”.