Tutto rinviato di altre due settimane. Ma qualcosa si muove e le possibilità di colmare il gap tra i desideri dei club e le offerte dei broadcaster rimangono in piedi. C’è sempre l’opzione ‘conservatrice’, con i tre player principali rimasti in ballo – Dazn, Sky e Mediaset – a dividersi la torta. Ma anche quella ‘rivoluzionaria’ del Canale di Lega, con due variabili…
Proroga delle trattative per i diritti tv della Serie A. Non sono bastate le nove ore di colloqui milanesi di venerdì 6 con i rappresentanti di Dazn, Sky e Mediaset per trovare la quadra. Ma l’ad della Lega Calcio, Luigi De Siervo e i cinque rappresentanti dei club coinvolti negli incontri hanno ritenuto che ci fosse ancora spazio per affinare il dialogo e finalizzare il negoziato e quindi si è deciso per i ‘tempi supplementari’.
Qualcosa infatti si muove. Anche se non è semplice distinguere – stando ai rumors a corollario – tra le ipotesi vere e realistiche e quelle buttate lì per far pressione nella partita comunicativa. E non è chiaro del tutto se le possibilità di colmare il gap tra i desideri delle squadre e le offerte dei broadcaster siano davvero aumentate. C’è qualche giorno di tempo, comunque, per rianalizzare attentamente, al ‘Var’, lo scenario delle offerte, e De Siervo e company non hanno voluto rinunciare a questa possibilità.

Offerte valide fino al 23 ottobre
Una nota della Lega ha sintetizzato così la situazione. “Si sono tenute oggi le trattative private tra la Commissione della Lega Serie A e i broadcaster. Al termine della riunione, svoltasi in un clima di collaborazione, le parti hanno convenuto una proroga della validità delle offerte dal giorno 15 al giorno 23 ottobre incluso». Sterillizzato, a quanto pare, in chiave diritti tv, il significato dell’assemblea di Lega che rimane fissata per lunedì 9 (ma in teleconferenza), mentre si sposta in avanti il timing per un incontro tra i presidenti con in agenda da prendere le decisioni ‘irrevocabili’.
Tra le indiscrezioni emerse in questa fase che doveva essere last minutes, e che però alla fine non è stata decisiva, l’esistenza di un’offerta migliorativa di Mediaset sulla partita da trasmettere in versione free. Nonché una doppia ipotesi di atterraggio del Canale Lega. Abbinato a dieci partite convogliate su Sky, in un contesto che quindi praticamente farebbe sparire dal mercato l’offerta Dazn, per lo meno per come la conosciamo adesso, tutta incentrata sulla Serie A. Ma a controbilanciare questa pista, ne è arrivata pure un’altra che ipotizza un equilibrio diverso: con sette partite a Dazn e un canalino Lega con tre partite (di imperscrutabile appeal, in realtà).
Il tempo per fare davvero il Canale sta per scadere
Arriverà un altro rinvio anche il 23 di ottobre? E’ improbabile. Per la Lega Calcio, partita stavolta molto prima e portatasi largamente avanti nel processo di gara rispetto ai precedenti bandi, il tempo comincia a stringersi.
Specialmente se vuole davvero realizzare l’ipotizzato Canale di Lega e non tenere viva questa suggestione solo come uno spauracchio teorico per i broadcaster che vogliono ‘lesinare’ sugli investimenti.
Vanno infatti messi nel conto alcuni mesi di preparazione della macchina tecnologica, editoriale e commerciale. Anche nell’ipotesi di avere Sky e/o Mediaset come spalla e supporto nell’impresa di ‘autodeterminazione’ che si decidesse di far decollare…