L’aria che tira sui giornali – E’ tutto cambia, altro che toghe e migranti, nello scenario politico di casa nostra

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Non c’è giornale e commento che oggi non dedichi spazio ai 130 israeliani che i terroristi di Hamas tengono rinchiusi chissà dove e che sono il preludio di una guerra davanti alle nostre coste che rischia di coinvolgere e sconvolgere tutto il medio oriente.

A cominciare dalle portaerei Usa che, da qui a poche ore, veleggeranno nel mediterraneo a sostegno di uno Stato di Israele che, dopo la bruciante sconfitta, sta lottando per la sua sopravvivenza. E difatti non c’è esponente di destra o di sinistra che non abbassi i toni nel più che fondato timore che questa guerra si possa riverberare – altro che Ucraina – sul futuro della nostra economia che, senza petrolio, rischierebbe l’asfissia. E difatti alla cautela della premier Meloni e del ministro degli esteri Tajani si aggiunge quella dell’ex ministro della difesa Guerini che tiene a sottolineare – altro che sostegno ai palestinesi – che il Pd non potrà che schierarsi a fianco di Israele.

E l’accorta Meloni non ha atteso un attimo a ricoprire l’intera facciata di Palazzo Chigi con una enorme immagine dello Stato di Israele, uno slogan che da solo basta a definire su cosa farà soprattutto leva la campagna elettorale della destra. Resta da vedere su cosa farà perno quella dell’opposizione oggi divisa in due tronconi perché i 5 Stelle di Conte non pare che non abbiano alcuna intenzione di apparentarsi con il Pd della Schlein.

I pesanti epiteti sessisti non certo degni di un partito democratico gridati dai dimostranti della Cgil contro la Meloni, anche se subito sconfessati da Landini, non appaiono certo un buon inizio. Lo potrà essere invece uno stato della nostra economia che, a causa di un debito pubblico che sta rompendo gli argini e volando verso un nuovo e allarmante spread, sta falcidiando pensioni e salari. Ma sarà la Schlein capace, tra il frastuono della guerra che sta esplodendo alle nostre coste, di trovare le giuste direttrici di marcia? Un rebus che dovrà essere risolto al più presto.