L’accordo con Ubisoft per il cloud placa i dubbi dell’antritrust sulla concorrenza
Si celebrano ufficialmente le nozze tra Microsoft e il colosso dei videogiochi Activision.
A sbloccare l’operazione da quasi 70 miliardi – una delle più grandi acquisizioni di tecnologia di consumo da oltre 20 anni, da quando AOL ha comprato Time Warner – , il via libera arrivato dall’Autorità garante della concorrenza nel Regno Unito.
L’ok dell’antitrust inglese
In una nota, la Competition and Markets Authority (Cma) ha spiegato che l’accordo rivisto, dopo la rinuncia del gigante Usa ad acquisire i diritti sul cloud detenuti da Activision e venduti invece allo sviluppatore di giochi francese Ubisoft Entertainment, garantisce “prezzi competitivi e servizi migliori”.
Dubbi superati
Già il mese scorso l’authority aveva concluso che erano stati risolti i problemi normativi esistenti nella scalata multimiliardaria dopo la bocciatura del precedente accordo.
I timori iniziali della Cma riguardavano la concorrenza nel settore in rapida crescita del cloud gaming, dove i giochi vengono acquistati virtualmente e gli utenti possono utilizzare una varietà di dispositivi e non solo la console.
