Il Giro 2024 si svela a Trento. Cairo: ambasciatori d’Italia nel mondo

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Via in Piemonte e arrivo a Roma: ecco l’edizione 107 della Corsa Rosa.

Da Torino a Roma, pedalando per 3.321 chilometri, con un dislivello complessivo di 42.900 metri.
E’ il programma del Giro d’Italia 2024, il numero 107, presentato a Trento, durante il Festival dello sport.

Il via sarà il 4 maggio, con una tappa da Venaria reale a Torino e un passaggio anche al colle di Superga, in occasione del 75/o anniversario dalla tragedia della Grande Torino. Dalla quarta tappa la carovana approderà in Liguria, mentre nelle restanti 17 si toccheranno anche località inedite, con passaggi nelle zone dell’Emilia Romagna martoriate dall’alluvione e uno sconfinamento, in Svizzera.
La Cima Coppi sarà il Passo dello Stelvio, mentre la salita del Santuario di Oropa sarà la Montagna Pantani. La Tappa Bartali dell’edizione sarà sulle strade della Viareggio-Rampolano Terme.
Fino alla tappa conclusiva, il 26 maggio a Roma.

Giro ambasciatore italiano

Attraversando luoghi più o meno popolari della penisola e visto il bacino di spettatori raggiunto, il Giro punta a essere sempre più ambasciatore dell’Italia nel mondo. Questo l’auspicio del presidente di Rcs Medigroup, Urbano Cairo.
“Andiamo in centinaia di paesi nel mondo e siamo visti da milioni di telespettatori. Non possiamo essere il quinto paese al mondo per turismo con le bellezze che abbiamo: dobbiamo diventare i primi. Il Giro ha portato un numero di turisti in più che non si vedevano da tempo”, ha detto.
“Quest’anno siamo riusciti a far capire al governo quanto il Giro d’Italia non sia un fatto privato ma la corsa degli italiani, e che debba essere adottato come ambasciatore in tutto il mondo”, ha aggiunto, chiamando in causa la politica.

Francesco Lollobrigida con Urbano Cairo (foto LaPresse)

“Tutto il governo sente il Giro come la gara degli italiani”, ha ribadito il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, presente all’evento.
“Oggi dobbiamo sovrapporre al Giro le tante attività che l’Italia riesce a garantire come eccellenze: i monumenti, il cibo e lo sport, gli elementi che garantiscono benessere”, ha aggiunto, proponendo che a ogni tappa corrisponda “la presentazione di un prodotto agganciato al territorio e alla qualità”.
Dello avviso anche Antonio Tajani, ministro degli esteri. “Attraverso questo sport speciale, ha ricordato in un videomessaggio, sosteniamo l’italia e i suoi reparti di eccellenza. Lo facciamo con eventi di diplomazia sportiva, con iniziative sportive come il Giro o gli Europei di calcio 2032”.

I numeri del giro

Quanto vale il Giro per l’economia italiana? Secondo uno studio del realizzato dall’Osservatorio sullo Sport System Italiano di Banca Ifis, l’indotto generato dall’edizione 2023 del Giro d’Italia è stato di due miliardi di euro, di cui 620 milioni per impatto immediato dovuto alla spesa degli spettatori lungo le tappe della kermesse e alla macchina organizzativa.
Gli altri 1,4 miliardi di euro, invece, sono generati da benefici economici “differiti”, ossia dalla spesa di chi, dopo aver assistito – dal vivo o attraverso i media – all’evento, torna (entro 12/18 mesi) nei territori del Giro per vivere altre tipologie di esperienze turistiche.

Ma non è solo turismo. Secondo l’analisi il 77% dei team che hanno preso parte all’ultima edizione dell’evento hanno scelto biciclette o componentistica Made in Italy. Lo studio evidenzia che il fatturato delle imprese produttrici e fornitrici delle squadre che hanno partecipato al Giro 2023 è cresciuto del 71% nel 2022. Nello stesso periodo l’utile ha registrato un incremento del 52% e il ROE medio si è assestato al 38%. Lombardia e Veneto si contendono il primato nella produzione di mezzi e componenti adottati dagli agonisti nella kermesse 2023.