Nanni Moretti debutta in teatro, Silvio Orlando ci ritorna con ‘La vita davanti a sé’. Giò Di Tonno riporta in musica ‘Notre Dame de Paris’. Incontro sulla politica in Italia e la sua crisi con Lucia Annunziata. Spettacoli e musica (classica) al femminile

Entra in scena Moretti
Debuttante di lusso, per il Teatro Carignano di Torino, dove resta in scena fino al 29/10. Nanni Moretti per la prima volta intraprende una regia teatrale, e per la seconda volta nella carriera si affida al testo di uno scrittore. Al cinema lo aveva fatto con Eshkol Nevo per ‘Tre piani’. Adesso ha scelto un’autrice da lui molto amata, Natalia Ginzburg, e due sue pièce (ripubblicate da Einaudi): ‘Fragola e panna’ (la passione di Nanni per i dolci è notoria: qui il riferimento è al gelato che una delle protagoniste tanto ama) e ‘Dialogo’. Li ha riuniti in ‘Diari d’amore’, 80 minuti di variazioni sulla crisi delle relazioni e sul silenzio delle emozioni. A interpretarli, un cast di grande qualità, soprattutto nel primo atto unico, ping pong di vuoti sentimentali fra Alessia Giuliani e Valerio Binasco.

La ‘Notre Dame’ di Legnago
Sabato, al Teatro Salieri di Legnago (Vr), si può tornare ad ascoltare le voci del musical ‘Notre Dame de Paris’. Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Gelatone sono accompagnati dall’Orchestra ritmico sinfonica Italiana diretta dal maestro Diego Basso. Oltre ad alcuni brani dell’opera di Riccardo Cocciante, in concerto diversi pezzi pop.

Bacchetta maestra
Sabato, al Teatro alla Scala, in cartellone la Filarmonica presenta musica di Mozart (la K 504 ‘Praga’) e di Olivier Messiaen (Turangalîla-Symphonie). A dirigere doveva essere Zubin Mehta. Che è stato però sostituito da Simone Young. La maestra australiana, che ha iniziato la carriera in Germania, dall’anno scorso è Direttrice principale della Sydney Symphony Orchestra e dal 18/10 dirigerà sempre alla Scala ‘Peter Grimes’ di Benjamin Britten, con la regia di Robert Carsen

Musica e intelligenza artificiale
Si conclude sabato a Bologna la tre giorni del ‘Robot festival‘ dedicato alle realtà più rappresentative del suono elettronico e d’avanguardia internazionale. In città concerti, performance, screening. Come dice il claim: ‘We dance together, we become other’. Sabato, anche un evento su ‘L’Intelligenza artificiale al servizio della musica’, organizzato con il progetto europeo Polifonia e coordinato dall’Università di Bologna.

Una ‘Vita’ lunga un mese
Silvio Orlando torna – interprete e regista – a Milano, al Teatro Franco Parenti dove già l’anno scorso ha fatto registrare il pieno, con ‘La vita davanti a sé’. Lo spettacolo sperimenta stavolta la lunga tenitura, fino al 6 novembre, nella convinzione che esista un pubblico più ampio di quello che solitamente si raccoglie nei pochi giorni in cui si va in scena. Tratto dall’opera di Romain Gary, ‘La vita davanti a sé’, protagonista il piccolo arabo Momò “racconta – come dice Orlando – tutte le sfide a cui noi italiani siamo stati sottoposti negli ultimi decenni”. A partire dalla “convivenza con etnie diverse, che dev’essere un’opportunità, non una paura isterica dell’altro”.

Vite che potevano essere
Insieme, nello stesso cortile. Poi, crescendo, le strade si divaricano. Lo racconta, interpretando diversi personaggi e accompagnata da alcuni video, Arianna Scommegna in ‘Potevo essere io’. Al Teatro Gerolamo di Milano sabato e domenica, con la regia di Serena Sinigaglia e il testo di Renata Ciaravino.

Punture nella testa
Una storia dura di stupro e ripercussioni psicologiche, con un titolo ‘pungente’. ‘Api e lievito’, sabato e domenica al Pacta Salone di Milano, è un monologo scritto da Valeria Patera, diretto da Maddalena Emanuela Rizzi e interpretato da Ana Kusch. Lo spettacolo della compagnia Seven Cults fa parte della ‘Vetrina contemporanea’, rassegna che in ottobre il teatro dedica alla nuova drammaturgia.

La crisi della politica in scena
Prosegue anche quest’anno al Teatro Carcano di Milano la serie dei ‘Follow the Monday’, appuntamenti del lunedì per discutere di temi importanti e attuali. Questa settimana, il lunedì è di Lucia Annunziata, che prende spunto dal suo ultimo libro ‘L’inquilino’. Sottotitolo: ‘Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico’