Il Cio sta prendendo in seria considerazione un piano per la creazione di Olimpiadi degli Esports. L’annuncio è stato fatto dal presidente del Cio stesso, Thomas Bach, durante la cerimonia di apertura della 141esima a Mumbai.
Parlando degli eSport, il presidente del Cio ha sottolineato che ci sono tre miliardi di persone che praticano eSport e videogiochi in tutto il mondo. E si stima che oltre 500 milioni di loro siano interessati specificamente agli eSport, che includono sport virtuali e simulazioni sportive. Secondo Bach, “e ciò che per noi è ancora più importante è il fatto che la maggior parte di loro abbia meno di 34 anni”.
“Per questo ho chiesto alla nostra nuova Commissione Esports del Cio – ha aggiunto nel suo ontervento citato da Ansa – di studiare la creazione dei Giochi Olimpici di Esports”.
“Abbiamo scelto un approccio che ci permettesse di essere attivi nello spazio degli eSport rimanendo fedeli ai nostri valori che ci guidano da oltre un secolo. Per quanto riguarda gli eSport, i nostri valori sono e rimangono la linea rossa che non oltrepasseremo. La nostra posizione cristallina sta guadagnando sempre più rispetto anche nella comunità degli eSport. Uno dei principali editori ha persino adattato il suo gioco, molto popolare, per conformarsi pienamente ai nostri valori olimpici, in modo che i giocatori sparassero ai bersagli e non alle persone. All’inizio di quest’anno abbiamo lanciato l’Olympic Esports Week a Singapore, e lì abbiamo avuto la prova che il nostro approccio funziona: abbiamo riunito con successo la comunità olimpica e quella degli eSport”.
A Singapore oltre 130 giocatori provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per competere in dieci eventi di genere misto, acclamati da un pubblico da ‘sold out’. Includendo le qualificazioni, le Olympic Esports Series hanno attirato oltre 500.000 partecipanti e generato più di 6 milioni di visualizzazioni dal vivo su tutti i canali, con il 75% di visualizzazioni da parte di persone di età compresa tra 13 e 34 anni. “È stato un inizio promettente. Ma è proprio questo: un inizio – il commento di Bach -. È come in ogni sport: anche dopo un inizio promettente, la vera corsa è ancora davanti a sé. La generazione più giovane ha un modo di pensare completamente nuovo. Stanno vivendo una vita digitale in questo momento”.
“Non dobbiamo ignorare il loro pensiero se non vogliamo mettere a repentaglio il nostro futuro. Dobbiamo dare loro la possibilità di guidarci con la loro mentalità giovane”, ha concluso il presidente del Cio.
