Per la media company francese ricavi in crescita. Entro la fine dell’anno prevista la chiusura dell’operazione Lagardére
Vivendi formalizza la richiesta di poter esprimere il proprio parere in assemblea sull’offerta di Kkr per la rete di Tim. Lo ha detto il direttore finanziario François Laroze nel corso della presentazione della trimestrale della media company controllata dal gruppo Bolloré.
Opportunità agli azionisti di esprimersi
“La nostra posizione è molto chiara crediamo che l’offerta di Kkr, che questa volta è vincolante, sia una mossa importante per l’evoluzione del gruppo, e che la rete sia una parte importante di questa”, ha spiegato nel suo intervento, sintetizza Ansa.
“Abbiamo affermato molte volte – ha sottolineato – che il suo valore è di 30 miliardi”, mentre il fondo Usa ha migliorato la propria offerta originaria, senza però salire molto sopra la soglia dei 20 miliardi.
“La nostra posizione oggi – ha aggiunto – è che come principali azionisti con oltre il 23% dei diritti di voto vogliamo esprimere ufficialmente la nostra posizione in un’assemblea ordinaria o straordinaria degli azionisti”. “Crediamo – ha sottolineato Laroze – che sia dovere della società dare l’opportunità a tutti gli azionisti di esprimere il proprio parere in assemblea”.
Le partecipate
Il manager è stato poi interrogato sulle decisioni future di Vivendi riguardo le partecipate. Tra queste oltre a Tim, controllata al 23,74%, lo stesso Laroze ha citato anche Mfe (già Mediaset al 22,9%, di cui il 18,5% tramite Simon Fiduciaria) e ha spiegato che “siamo molto pragmatici, non abbiamo fretta, vedremo l’evoluzione mese su mese e poi decideremo che cosa fare”.
Conti e futuro
Vivendi ha chiuso il trimestre con ricavi in crescita del 2,5% a 2,43 miliardi di euro, meglio di quanto stimato daegli analisti. Tra le controllate Canal Plus ha visto crescere il fatturato del 5,7% a 1,5 miliardi, Havas del 3,2% a 686 milioni. In calo invece i ricavi di Gameloft (-22% a 74 milioni) e Vivendi Village (-32% a 63 milioni).
Entro l’anno il gruppo prevede di concludere l’acquisizione di Lagardére. A cose fatte, hanno sottolineato il presidente Yannick Bolloré e l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine, “il gruppo assumerà una nuova dimensione, con ricavi in crescita del 70%, grazie in particolare al contributo di Hachette, il 3/o editore di libri commerciali e per la scuola, e alle attività turistiche al dettaglio”.