La Serie A resta su Dazn e Sky per 900 milioni a stagione

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Assegnati i diritti tv a partire dalla stagione 2024-25, per 5 anni: per i club garantiti ricavi da 4.5 miliardi.
Tramonta per ora l’idea del canale della Lega

Fumata bianca per i diritti tv: dalla stagione 2024-25 la Serie A resterà su Dazn e Sky. L’assemblea della Lega Serie A ha accettato l’offerta delle due emittenti con 17 voti a favore, due contrari (Cagliari e Salernitana) e l’astensione del Napoli.

Si è chiusa così la lunga trattativa che, dopo la presentazione del bando prima dell’estate, si era trascinata tra rinvii e rilanci, fino a oggi con i club chiamati a valutare in modo definitivo le offerte dei broadcaster.
Sul piatto fino all’ultimo è rimasta anche l’ipotesi della creazione del canale della Lega.

I dettagli

I club hanno quindi accettato l’offerta di Dazn e Sky da 900 milioni a stagione a partire dal 2024/25 fino al 2028/29, di cui circa 700 milioni dalla piattaforma di streaming e altri 200 milioni dalla pay di Comcast, rispetto ai 927,5 milioni di euro del triennio 2021/24.
Le società, facendo decadere per ora l’ipotesi del canale, hanno preferito proseguire con l’attuale struttura: Dazn trasmetterà 10 partite, con 3 partite che saranno in co-esclusiva.

Per i club arriveranno dai due broadcaster 4.5 miliardi garantiti in cinque anni (dal 2024-25 e fino al 2028-29) più un eventuale bonus supplementare in base ai livelli di share e abbonati.

Mediaset in corsa per la Coppa Italia

A questo punto, nell’assetto futuro per la trasmissione in tv del calcio italiano, restano da assegnare i diritti di Coppa Italia e Supercoppa, con Mediaset – fino all’ultimo in corsa per un match di campionato in chiaro – principale candidata.

Luigi De Siervo

Meccanismo di revenue sharing con Dazn

“La base è di 900 milioni di euro annui di cui 700 da Dazn e 200 da Sky per cinque anni”, ha spiegato l’ad della Serie A, Luigi De Siervo in conferenza stampa.
“Ma attraverso lo strumento del revenue sharing, ha precisato, con Dazn la cifra può superare di gran lunga quella del triennio precedente raggiungendo quella di 5/6 anni e arrivando a un miliardo”.
Per lo streamer sportivo è infatti previsto un meccanismo premiale: oltre i 750 milioni di ricavi, il fatturato verrà diviso al 50% tra la Lega e la piattaforma.
“Su questo non stiamo valutando una ipotesi aggressiva, ma una ipotesi conservativa”, ha puntualizzato De Siervo. “Siamo nel binario giusto, siamo contenti di come si sia conclusa. Nell’ipotesi più conservativa parliamo di 60 milioni di ricavi aggiuntivi. Sui 900 milioni vanno aggiunti anche 47 milioni di costi tecnici di investimenti dai broadcaster. La scelta quindi proietta dei numeri, tra costi tecnici e ricavi, superiore al miliardo medio nei cinque anni” ha chiosato De Siervo.

Casini: contesto internazionale complicato

“È stato un lavoro intenso. È stato fondamentale partire in anticipo e arrivare a questa trattativa nelle migliori condizioni possibili vedendo anche a quello che succede nelle altre leghe”, ha commentato i presidente Lorenzio Casini.

A proposito delle posizioni contrarie alle offerte, Casini ha spiegato: “in realtà dei tre voti non favorevoli, uno era assente (il Napoli, ndr) e l’altra contrarietà non a offerta specifica ma ad altre questioni che stiamo risolvendo e non hanno a che fare con l’offerta (il Cagliari, ndr). C’è solo una contrarietà di coerenza (la Salernitana, ndr), c’è chi vedeva un canale come opzione preferibile”.
“Bisogna riconoscere che il contesto anche a livello internazionale è complicato, a fronte di offerta meritevole le squadre hanno preferito accettare”, ha concluso.

Le reazioni

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha manifestato il suo disappunto per l’esito delle trattative, interrompendo l’intervento di De Siervo. “È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà”, ha attaccato.


“Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano”, ha continuato, aggiungendo che “l’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio. E’ più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Il valore del calcio italiano passa attraverso investimenti”, ha proseguito.
“Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e Dazn”.
“I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo. Poi c’è la stupidaggine di fare un accordo da cinque anni. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo, sono la panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. Sky e Dazn non fanno questi grandi investimenti”, ha concluso.

Di diversa idea il presidente del Torino, Urbano Cairo, che sulle frasi di De Laurentiis ha commentato: “in questa fase di grande incertezza per le aziende calcio, non potevamo aggiungere quella supplementare derivata dal lancio del canale. Cito Antonio Ricci con Meloni e dico: Aurelio fra qualche tempo ci ringrazierà”.
“Sono contento dell’esito e della decisione presa dalla Lega, anche se i valori raggiunti non rispecchiano quel che ci aspettavamo è giusto dare continuità al rapporto con Sky e Dazn”, ha detto ancora Cairo.
Sull’ipotesi canale, il presidente del Torino ha spiegato: “rimango dell’idea che sia un progetto affascinante ma bisogna stare attenti a non aggiungere complessità, e cose difficilmente gestibili, ad una azienda come il calcio che ha già al suo interno un grande fattore di rischio per la sua imprevedibilità e difficoltà. E sommare questo rischio esistente a uno legato a un nuovo progetto secondo me era una cosa da non fare”.

“Questa è la vittoria della Lega Serie A, non la mia, la vittoria del calcio italiano”. Questo il pensiero di Claudio Lotito, presidente della Lazio. “Purtroppo siamo 20 presidenti, quindi non si riesce quasi mai a creare l’unanimità. De Laurentiis? Oggi non ha partecipato al voto, ne abbiamo preso atto”, ha aggiunto. “Così com’è strutturata l’offerta possiamo incrementare i ricavi e questo è importante. Non è un’offerta statica ma dinamica che paerte da una base, dà una tranquillità al sistema. Arriveremo ad avere ricavi più alti sicuramente”.
“Non si è mai pensato a una legge di sistema sui diritti tv con le parti in causa che spesso hanno lavorato una contro l’altra e non in sinergia fra di loro – ha aggiunto Lotito -. Penso che sia importante per il calcio italiano, e per la sua rinascita a livello internazionale, un’unione di intenti e soprattutto una visione generale proiettata al futuro”, ha conclusi.

Stefano Azzi
Stefano Azzi

Azzi (Dazn) entusiasta: orizzonte quinquennale aiuta la crescita

“Siamo entusiasti di questo risultato. Rimanere la piattaforma di riferimento della Serie A Tim e partner principale della Lega Serie A dimostra la solidità della partnership sviluppata in questi anni, di cui siamo estremamente orgogliosi. Avere di fronte, per la prima volta, un orizzonte temporale quinquennale ed avere impostato, anche economicamente, la nostra offerta nel bando su una logica di condivisione della crescita che ci aspettiamo dal mercato italiano, pone le basi per un proficuo e costruttivo rapporto di cooperazione con Lega Serie A e con i Club”. Queste le prime parole di Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia dopo il si della Lega Serie A all’offerta per i diritti Tv per i prossimi 5 anni, fino alla stagione 2029. “Non vediamo l’ora di avviare questo innovativo percorso di sviluppo per accrescere ulteriormente il valore del prodotto Serie A portandolo, con nuove modalità, a un pubblico più ampio”, ha aggiunto Azzi.

Perelli (Sky): investimenti incrementati

“Abbiamo deciso di incrementare i nostri investimenti nella Serie A per offrire ai nostri abbonati un numero decisamente maggiore di partite di cartello”, il primo commento di Marzio Perrelli, executive vice president Sport di Sky Italia.

Nel dettaglio per il ciclo 2024/2029 sulla pay tv di Comcast e sulla piattaforma streaming Now la Serie A sarà trasmessa con tre match: il sabato alle 20.45, la domenica alle 18 e il lunedì alle 20.45, per un totale di 114 match a stagione.
Con l’offerta, Sky si è garantita anche gli highlights di tutti i 380 incontri, i diritti di archivio delle stagioni correnti e quelli in esclusiva di tutti i match di Serie A per bar, hotel e altri locali pubblici.
A differenza del ciclo attuale, sottolinea una nota della pay tv, il pacchetto acquisito comprenderà anche 4 big match per ogni stagione e prevede “un sistema di pick decisamente più favorevole, che assicurerà a Sky e Now di trasmettere alcune tra le più importanti sfide per ogni turno”.
Per i clienti Sky Business di bar, hotel e altri locali pubblici, anche per il ciclo 2024/2029, Sky offrirà tutte le partite della A sui canali Sky Sport Bar.

“Dalla prossima stagione avremo molte più gare con i top team impegnati, trasmettendo almeno 30 delle migliori 76 partite del campionato”, ha aggiunto Perelli.
“Offriremo così altre tre grandi serate che insieme al resto dello straordinario calcio di Sky – su tutto l’esclusiva di 185 partite di Champions League, di tutta l’Europa League e della Conference League – ci consentiranno di vivere al massimo tutta la settimana le emozioni del calcio nazionale e internazionale”.