Tre assessori, Guidesi (Lombardia), Tronzano (Piemonte) e Benveduti
(Liguria), programmano filiere interregionali su tematiche di interesse comune per un maggiore sviluppo e nuove opportunità alle imprese
É nata la ‘Cabina economica del Nord Ovest’ per affrontare, con tavoli di lavoro specifici, i settori fondamentali per l’economia delle tre regioni: automotive, microelettronica, aerospazio, filiera logistica, e industria energetica.
L’iniziativa nasce da tre assessori regionali allo Sviluppo Economico Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Andrea Benveduti (Liguria) che, dopo un primo incontro a Genova nel luglio scorso, si sono ritrovati a Milano, il 23 ottobre, per una giornata di lavoro con imprese, università, associazioni di categoria per sviluppare azioni condivise a sostegno delle aziende.
“La strada è tracciata – hanno detto i tre assessori – e l’obiettivo è senza dubbio ambizioso, costruire filiere interregionali su tematiche di interesse comune che permettano ai tre territori un maggiore sviluppo e nuove opportunità alle imprese”.
Il prossimo incontro si terrà a Torino il 7 febbraio 2024.
Automotive in primo piano
L’alleanza strategica economica su settori specifici tra Lombardia, Piemonte e Liguria vede in primo piano l’automotive, sapendo quanto le regioni del Nord Ovest siano da sempre leader in Italia e ai primissimi posti in Europa in questo settore economico che è minacciato da alcune regole del Green Deal europeo e dalla concorrenza dei paesi dell’est europeo e asiatici, Cina prima di tutti.
Davanti a tale realtà diventa fondamentale la tutela della filiera puntando, grazie alle nuove tecnologie e studi scientifici, di far nascere nuove possibilità di sviluppo.
Convergenza strategica anche per il settore della microelettronica. In questo caso l’attenzione delle tre regioni si è concentrata sulle risorse umane e sulla formazione, quest’ultimo aspetto fondamentale per affrontare con l’adeguata preparazione le sfide della digitalizzazione.
Il terzo tema affrontato è quello dell’aerospazio, sottolineando l’importanza di un coordinamento multi-regionale dei bandi che creerebbe una maggiore integrazione tra le filiere aerospaziali delle tre regioni. Torino, con la partenza della città dell’aerospazio a fine anno, diventerà un centro di ricerca e di sviluppo dell’industria dei settori aeronautico e spaziale importante per tutto il Nord Ovest .
Logistica
Affrontate poi le tematiche settore della logistica. Lombardia, Piemonte e Liguria rappresentano la principale area di origine/destinazione per il trasporto delle merci in Italia, con un settore della logistica che può vantare numeri di straordinaria importanza: oltre 10 miliardi di euro il valore del comparto industriale (circa il 25-30% del fatturato di logistica nazionale, stimato da Assologistica in 35 miliardi), oltre 18.000 imprese che danno lavoro a 90.000 addetti, 12 terminal intermodali in cui operano le imprese
di trasporto combinato generando il 30% del traffico nazionale, in gran parte verso destinazioni internazionali, 400 milioni di merci con origine o destinazione Lombardia, il 93% delle quali movimentate su gomma, il 7% movimentate su ferro. Il trasporto ferroviario rappresenta il 14% del traffico merci totale, esclusi i traffici interni alla Lombardia e il 67% del traffico totale internazionale e circa 500 mila tonnellate all’anno il quantitativo di merci movimentate da Malpensa che si conferma primo aeroporto in Italia per le merci.
“Questi numeri e condizioni idonee – è stato il ragionamento dei tre assessori e degli stakeholder presenti al tavolo di lavoro – spingono a dare risposte adeguate e a lavorare per la creazione di un sistema integrato di servizi nell’ambito di un’area logistica vasta di livello europeo; una macro regione economica che rappresenta oltre il 45% del mercato nazionale di logistica e genera circa il 50% del PIL italiano, cui in un’ottica di sistema riferito agli assi europei va integrato il Brennero e quindi l’area veneta occidentale”.
Il quinto e ultimo tavolo di lavoro è stato dedicato all’industria energetica centrale considerato che “la transizione energetica avrà un impatto sulle filiere produttive tradizionali fortemente presenti nel nord-ovest, molti sono stati i temi trattati e tanti i punti di incontro tra le tre regioni”.
Nella foto, da sinistra: Andrea Tronzano, Andrea Benveduti e Guido Guidesi