Per l’audiovisivo “non avremo dei tagli anomali, è un pericolo che non c’era e non c’è ed è bene che l’industria si sia unita e che il ministro abbia chiarito subito sul tema”. Lo dice il presidente dell’Anica Francesco Rutelli a conclusione dell’ultimo degli appuntamenti al Maxxi dei Dialoghi sul Futuro del Cinema, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma.
Più controlli
Come già fatto nei giorni scorsi, Rutelli ha parlato di “un taglio fisiologico, il 5%, in linea con i tagli per gli altri dicasteri”, guardando positivamente a un eventuale “potenziamento delle attività di controllo”.
“Se ci sono sprechi da eliminare ben vengano. Se ci saranno più controlli ben vengano”. “Noi siamo i primi, ha detto, a dire che avere dei riscontri costanti con dei controlli a consuntivo e anche a campione, non può che essere cosa gradita dagli operatori, perché vogliamo che il massimo della considerazione per la nostra industria sia in atto in un momento difficile per la nostra economia”.
In queste settimane “ci sono state polemiche e punti di vista diversi” sui fondi pubblici al comparto, ha osservato poi Rutelli. “Abbiamo anche letto cose che non corrispondono al vero, come che il tax credit per il cinema sarebbe di 800 milioni. Non è così, su questo si creano delle leggende che è bene smontare”.
Il tax credit per produzione cinema “prevede 100 milioni quest’anno ma non ci sono ancora le misure attuative”, ha ricordato. A questi si aggiungono 180 milioni per tv e web, 12 per opere di ricerca e informazione, 12 per i videogiochi. “Il nostro obiettivo, ha concluso, è lavorare in positivo perché l’industria cresca, e crescano le imprese, la forza del nostro Paese, l’occupazione cresca e si qualifichi”.