“La Legge Melandri? Fosse per noi la aboliremmo perché è l’unica legge al mondo che disciplina il mondo del calcio e ci penalizza. E’ una legge ormai superata dai tempi”.
Lo ha detto l’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo a ‘La politica nel pallone’, parlando della questione diritti televisivi. La Lega sta investendo molto all’estero per cercare di aumentare gli introiti derivanti dai diritti internazionali. “Abbiamo aperto due uffici importanti a New York ed Abu Dhabi e puntiamo ad aprire almeno altri 3 o 4 uffici, a Singapore e a Tokyo perché il Giappone è un mercato maturo che merita attenzione. Per il Sud America pensiamo a Buenos Aires e per l’Africa al Ghana. Mi auguro che la crescita non sia inferiore al 20%”, ha spiegato De Siervo che poi parlando dell’accordo per i diritti nazionali ha sottolineato che “il numero di abbonati al calcio crescerà, il problema principale rimane la pirateria. Siamo il paese con il maggior numero di atti di pirateria, questo ha di fatto ridotto il numero di persone che pagano un abbonamento. Il calcio per sopravvivere ha bisogno della pay-tv, se tutti pagassero in maniera regolare si potrebbero abbassare i prezzi. De Laurentiis? Credo che lui avesse un nuovo modello distributivo che abbiamo valutato per mesi. Una scelta visionaria che io sarei stato ben felice di interpretare, credo che possa essere il futuro ma la maggioranza ha ritenuto più prudente fare scelte diverse. Il progetto di media company della Lega Serie A non si è arrestato”, ha concluso De Siervo.