AI, intesa tra i Paesi G7 sul codice di condotta

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Plauso dall’Ue. Oltreoceano Biden pensa alla stretta

I leader del G7 hanno raggiunto un accordo sui principi guida internazionali sull’intelligenza artificiale e su un codice di condotta volontario per gli sviluppatori di Ai nell’ambito del processo Hiroshima sull’Ai.
La Commissione europea, che ha contribuito alla loro elaborazione, ha accolto con favore l’intesa, specificando che i principi adottati e il codice di condotta, integreranno, a livello internazionale, le norme dettate nella legge europea sull’Ai, in via di finalizzazione.
Lo si legge in una nota dell’esecutivo comunitario.

I contenuti

Gli undici principi guida, che insieme al codice di condotta saranno rivisti e aggiornati qualora necessario, forniscono indicazioni alle organizzazioni che sviluppano, distribuiscono e utilizzano sistemi avanzati di Ai, come i modelli di fondazione e l’Ai generativa, per promuovere la sicurezza e l’affidabilità della tecnologia.
Le linee guida prevedono l’impegno a ridurre i rischi e gli abusi e a identificare le vulnerabilità, a incoraggiare una condivisione responsabile delle informazioni, a segnalare gli incidenti e a investire nella sicurezza informatica, nonché un sistema di etichettatura per consentire agli utenti di identificare i contenuti generati dall’Ai.

Questi principi, basati sui risultati di un’indagine condotta tra le parti interessate, sono serviti a loro volta come base per la compilazione del codice di condotta, che fornirà indicazioni dettagliate e pratiche per le organizzazioni che sviluppano l’Ai.
Il codice di condotta volontario promuoverà inoltre una governance responsabile dell’Ai a livello globale.

Von der Leyen: valori per promuovere Ai affidabile

Per la presidente Ursula von der Leyen, tra i firmatari della dichiarazione dei leader del G7 rilasciata dalla presidenza giapponese del G7 per il 2023, i principi e il codice di condotta sull’Ai “riflettono i valori dell’Ue per promuovere un’Ai affidabile”.
“Invito gli sviluppatori di Ai a firmare e attuare il Codice di condotta il prima possibile” ha aggiunto, sottolineando il ruolo dell’Ue, “già all’avanguardia dal punto di vista normativo con la legge sull’Ai”, nel “definire dei guardrail e una governance dell’Ai a livello globale”. Il processo di Hiroshima sull’Ai del G7 è stato istituito in occasione del vertice del 19 maggio 2023 per promuovere dei guardrail per i sistemi avanzati di Ai a livello globale. L’iniziativa fa parte di una più ampia gamma di discussioni internazionali sui guardrail per l’Ai, tra cui l’Ocse, il partenariato globale sull’intelligenza artificiale (Gpai) e nel contesto del Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-Usa e dei Partenariati digitali dell’Ue.

Biden: nuove regole e trasparenza

Intanto, segnala Ansa, Joe Biden si appresta ad annunciare una stretta sull’intelligenza artificiale, chiedendo agli sviluppatori dei più potenti sistemi di Ai di condividere con il governo le informazioni cruciali emerse dai test.
Il presidente dovrebbe firmare l’ordine esecutivo nelle prossime ore con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e fornire un contesto di regole a un settore che non ne ha.

Nel mirino dell’amministrazione ci sono le società che lavorano a modelli di intelligenza artificiale che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale, o che pongono rischi più ampi per gli americani.
L’ordine riguarda varie agenzie governative, quali i dipartimenti del commercio, dell’energia e della sicurezza interna.
“Il presidente Biden sta presentando le misure più forti prese al mondo sulla sicurezza dell’Ai. E’ un passo in una strategia aggressiva per fare il possibile su tutti i fronti per accentuare i benefici dell’intelligenza artificiale e mitigarne i rischi”, ha evidenziato Bruce Redd, vice capo dello staff della Casa Bianca.